Natale 1953 in una gelida Bologna. Un omidicio da risolvere e il ritorno del Commissario De Luca.

E’ passato del tempo, ma il Commissario De Luca è tornato. Il personaggio nato grazie alla penna  di Carlo Lucarelli è infatti protagonista del nuovo romanzo dell’autore, Intrigo italiano, da poco uscito per Einaudi Stile Libero.

I lettori hanno conosciuto De Luca nel 1990 in Carta bianca, l’hanno ritrovato l’anno seguente in L’estate torbida, e ancora nel 1996 in Via delle Oche, e ora lo ritrovano in un freddo Natale bolognese, durante le feste che stanno per salutare il 1953 per addentrarsi nel nuovo anno, deciso a risolvere un caso per nulla facile.

L’Italia è alle soglie del boom economico, la guerra è finita ma c’è una Guerra fredda, e De Luca, nel suo recente passato compromesso col regime fascista,  si definisce un cane da caccia, ma rischia di diventare un cane bastardo, come le persone con cui si ritrova ad avere a che fare.

A Bologna c’è stato un omicidio, la vedova di un professore universitario deceduto in un incidente stradale è stata trovata morta nell’appartamento da scapolo del marito, quello in cui entravano altre donne, senza abiti, riversa sulla vasca da bagno. Il Servizio vuole sapere cosa è successo, perciò De Luca, in un mondo in cui i nemici e gli alleati non sono mai sicuri, si trova  ad indagare, presentandosi  però con il nome di Morandi, l’Ingegner Morandi.

Le atmosfere descritte da Lucarelli da subito ci fanno sentire il freddo vivo della neve sotto i piedi,  e mentre sembra che inizialmente i tasselli del caso inizino a prendere forma tramite rilevamenti d’impronte, macchine da scrivere e un personaggio con la faccia da Mostro visto uscire dall’appartamento proprio quando potrebbe essere stato commesso il delitto, tutto si complica. Non c’è più nulla che combaci, le spiegazioni al delitto sembrano essere senza alcun senso.

Ma De Luca è davvero un cane da caccia, e assorto nei suoi pensieri che spesso lo trascinano fuori dalle conversazioni con Giannino, giovane agente e suo autista ( personaggio splendidamente descritto), arriva alla conclusione di dover fare delle domande anche ai componenti di un gruppo musicale, l’Alma Mater, e alla cantante del complesso, la giovane, bellissima e conturbante Claudia…

Una serie di morti sospette, apparentemente non collegate tra loro, l’aria gelida e le note calde del jazz compongono il dipinto…

Carlo Lucarelli, amante della musica che in nota conferma la sua personale tradizione di inserire in libri storici brani musicali “fuori sincrono” ( i pezzi citati sono molti, per la felicità degli intenditori),  sa raccontare con maestria il vicino passato, portando alla luce un affresco storico e sociale tramite un protagonista come De Luca e le persone che via via, tra le pagine, lo accompagnano e lo incontrano. Fidarsi del prossimo è cosa complessa, forse impossibile.

 

Una domanda, infine, aleggia su questo piacevole romanzo: esiste il delitto perfetto?

 

Carlo Lucarelli

Intrigo italiano

Einaudi

Pagine: 202

Prezzo: 17,00 euro

Una risposta a “Natale 1953 in una gelida Bologna. Un omidicio da risolvere e il ritorno del Commissario De Luca.

  1. Salve. Chi e’ che canta la canzone nostalgica durante gli episodi del Commissario De Luca? Ed anche il titolo della xanzone.
    Grazie mille.

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