Parlare bene è fondamentale. Un manuale per imparare ad insultare con consapevolezza.

Le parole possono ferire molto, e un insulto, se ben fatto, può provocare più dolore di  uno schiaffo.

Nella vita bisogna sapersi difendere, e se necessario, saper offendere. Ma bisogna farlo bene e con proprietà di linguaggio. Per questo, se a volte non trovate la parola giusta per mettere le cose in chiaro con qualcuno, vi serve un dizionario.

A questo proposito ci ha pensato Federico Roncoroni: romanziere, saggista, curatore del fondo Piero Chiara, Roncoroni ha pubblicato con Mondadori un delizioso manuale di pronto intervento perfetto per ogni occasione che richieda un improperio. Dalla A alla Z, Ingiurie&Insulti, è un libretto che mette insieme tutte le parole, più o meno offensive, che prima o poi nella vita di ognuno di noi serviranno.

Per colpire bene bisogna parlar bene e conoscere con esattezza il significato delle parole per essere incisivi. Tra abominevole ( splendido termine ahinoi desueto se non nel caso dell’uomo delle nevi) e zoccola, ci sono ben centosettantadue pagine di ingiurie tutte ben spiegate nel loro significato più profondo, partendo dall’origine.

Cafone, buzzurro, decerebrato, giuggiolone, gnucco, satanasso e via così, nel vocabolario del giusto oltraggio.

Ingiurie&Insulti può essere molto utile, in tante occasioni della vita: quando ce la prendiamo con una persona, o quando una persona ce l’ha con noi ma non sappiamo bene cosa ci abbia detto per farci tanto male, o ancora se sappiamo che in certe occasioni  è meglio tacere ma nulla ci vieta di aprire questo librino tascabile e iniziare a recitare a bassa voce ogni sorta di offesa.

Le parole sono importanti, l’italiano è importante.

Offendete se dovete, ma fatelo sempre consapevolmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Federico Roncoroni

Ingiurie&Insulti

Mondadori Scuola

Pagine: 172

Prezzo: 12, 00 euro

Una risposta a “Parlare bene è fondamentale. Un manuale per imparare ad insultare con consapevolezza.

  1. Che bello, Marta: la sua presentazione del mio libro è piacevolissima: se non l’avessi scritto, vorrei leggerlo subito. Grazie, di cuore.
    Federico

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