Imparare la vita, l’amore, i tradimenti. Senza essere ancora nati.

L’ultimo romanzo dello scrittore inglese Ian McEwan è quantomeno sorprendente: sorprendente il protagonista scelto, sorprendente il richiamo all’Amleto di Shakespeare, sorprendente nell’ironia che affiora nella tragedia.

Il romanzo è Nel guscio ( Nutshell), uscito in Italia per la casa editrice Einaudi. Il protagonista è nientemeno che un feto. Esattamente. Un bambino che non ha ancora visto la luce, non ha ancora visto il mondo in cui vivrà, ma è già testimone di tradimenti e complotti.

La voce narrante è la sua, intervallata da quella degli altri attori del dramma: suo padre, sua madre, l’amante di sua madre, nonché fratello del padre. 

Con  Nel guscio siamo nella Londra contemporanea ( non ad Elsinore), l’Amleto è richiamato già a partire dal nome della donna,la bella, bionda e dalla carnagione chiarissima e regale Trudy ( Gertrude ) e del suo amato e complice Claude ( Claudius). I due hanno deciso di fa fuori il fratello di lui e marito di lei John, perché non bastasse averlo tradito hanno anche pensato di prendersi la casa di sua proprietà; il feto si chiede come fare per non arrivare a tanto, per non nascere orfano di padre, o almeno per vendicarlo.

Il piccolo essere ancora abitante del ventre di Trudy sa del piano dei due fedifraghi, assiste a tutti i dialoghi e lo fa con una certa ansia, ma anche molta curiosità. McEwan è geniale nel descrivere questo essere che ancora non sa bene cosa ne sarà della sua famiglia e di lui, utilizzando il monologo con senso dell’umorismo e molte riflessioni sull’essere umano e il mondo in cui nostro malgrado viviamo.

ph. Annalena MaAfee

Il dramma shakespeariano di Ian McEwan è avvincente, una lettura davvero piacevole, una storia antica e attuale al contempo, in cui l’epilogo viene fornito, ovviamente da feto, che proverà a mettere una fine alla storia con una mossa azzardata e, diciamo, anticipata.

 

 

 

Ian McEwan

Nel guscio

Traduzione di Susanna Basso

Einaudi

Pagine: 173

Prezzo: 18,00 euro

Una risposta a “Imparare la vita, l’amore, i tradimenti. Senza essere ancora nati.

  1. Mi permetto, se non sono indiscreto, di segnalare questo romanzo appena uscito che ho letto la settimana scorsa. È molto bello e lo consiglio anche per una recensione. Si tratta di una scrittrice emergente e non so se potrà trovare spazio qui. Spero di sì perché merita… Grazie mille.

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