Aspettando Monsieur Bellivier.

Aspettando Monsieur Bellivier, della giornalista svedese Britta Rostlund e edito Marsilio, è una gradevolissima storia che raggruppa una serie di personaggi che non hanno nulla e che vedere l’uno con l’altro ma che alla fine si ritrovano, loro malgrado, riuniti in situazioni piuttosto paradossali.

Mancebo, che a Parigi, sulla strada che porta al Sacro Cuore gestisce da anni un piccolo negozio di alimentari sopra il quale vive con la moglie e il figlio, accanto al cugino e alla consorte di quest’ultimo, conduce una vita monotona, sempre uguale. Mercato all’alba, negozio, pranzo a casa, negozio, bevuta pomeridiana, negozio, cena a casa. E una sigaretta serale, l’unica che la moglie gli concede prima di coricarsi. Un giorno però tutto cambia per Mancebo, quando viene avvicinato da una donna che abita proprio davanti al suo esercizio che gli chiede se può tener d’occhio i movimenti del marito, uno scrittore. Secondo lei lui ha un’amante, ne è certa, ma non può occuparsi della faccenda da sola, ed è pronta a sborsare un bel po’ di denaro per ripagare Mancebo del suo lavoro. Lui accetta. La sua vita d’un tratto viene sconvolta, perché le sue scoperte andranno al di là di quello che si aspetta. Anche riguardo la sua famiglia e quella moglie apparentemente così ligia e rigida.

Mentre Mancebo apre gli occhi su un mondo nuovo e si appassiona al suo nuovo mestiere di investigatore privato, Helena Fosaladu, giornalista freelance divorziata e con un figlio piccolo, si trova in un bar quando un uomo mai visto le chiede se sta aspettando Monsieur Bellivier. La risposta più normale sarebbe “no”, e invece Helena fa cenno di sì con la testa. Non sa nemmeno lei perché, ma qualcosa l’ha spinta a farlo. Forse è il suo fiuto di giornalista a suggerirglielo. Improvvisamente, anche lei come Mancebo si ritrova a ricoprire un incarico del tutto nuovo, solo che il suo è molto più misterioso, non ne comprende il fine.