Maestoso è l’abbandono.

Un esordio che ha un che di poetico, quello di Sara Gamberini, che con Hacca Edizioni ha pubblicato il suo primo romanzo, Maestoso è l’abbandono.

Maestoso è l’abbandono è la storia di Maria, che incontriamo immediatamente mentre si trova di fronte ad una porta chiusa, e dopo troppi Campari è sul punto di abbandonare un uomo al quale, dopo tanti, troppi anni di fiducia, non crede più.

Maria  è inquieta, è una donna alla ricerca del senso della vita, del mondo. Da bambina si affidava alla fede in Dio, nonostante nella sua famiglia nessuno lo facesse, era sicura anche dinnanzi alle cose che non conosceva, poi, d’un tratto, una paura cieca si è impossessata di lei. Maria ha un rapporto strano, profondo e complesso con il Dottor Lisi, il suo psicologo, e proprio per questi motivi decide di non vederlo più, nonostante questo le provochi sofferenza.

Vediamo poi la protagonista di Gamberini  quando incontra e conosce un collega di lavoro, Lorenzo, e con lui inizia una relazione, anche questa complessa, senza sicurezze, senza decisioni, senza domande, nonostante lei lo ami senza alcuna riserva.

Sara Gamberini procede così, nel corso delle pagine, a raccontarci una personalità unica, tra presente e ricordi, e una madre, Lucia, donna originale, che sembra sempre distratta da altre cose quando si tratta di sua figlia, procurando un senso di incuranza.

Maestoso è l’abbandono è un  romanzo di de-formazione, come l’ha definito un’altra scrittrice, Viola Di Grado, scritto in maniera sensibile, con uno stile suggestivo, decisamente non comune.

Sara Gamberini

Maestoso è l’abbandono

Hacca

Pagine: 201

Prezzo: 15,00 euro

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