La guerra e gli affetti che non si perderanno mai.

La vita è fatta di ricordi, di esperienze, di un bagaglio emotivo che ci portiamo dietro sino alla fine dei nostri giorni. Lo sa bene Doris, protagonista de Il quaderno dei nomi perduti, romanzo di Sofia Lundberg pubblicato in Italia da DeA Planeta, che è arrivata agli ultimi giorni della sua, di vita, una vita incredibile, piena di colpi di scena, di avventure, alcune belle, altre terribili.

Doris è nata a Stoccolma, molto piccola perde l’adorato padre, e sua madre, non potendo occuparsi di tutto quanto da sola, decide  di mandarla via da casa, per lavorare a servizio di una facoltosa signora.

Per anni Doris conduce questa vita, sino a quando un signore non si accorge della sua bellezza e la fa diventare un’indossatrice. Inizia così un periodo dorato per la ragazza, tra sfilate e servizi fotografici per importanti nomi della moda e dell’editoria. Periodo in cui si trasferisce a Parigi e tutto sembra facile: abiti, soldi, corteggiatori.  Pare non mancare nulla a Doris, che nel frattempo intrattiene una fitta corrispondenza con Gosta, un pittore omosessuale conosciuto nel corso della sua “vita precedente “, col quale non si perderà mai, sino alla morte di lui, arrivando a considerarlo la sua unica famiglia.

Ma Gosta non è l’unico uomo nella vita della giovane. Un giorno, a Parigi, conosce il grande amore, Allan. Ma le cose non possono essere semplici quando sul mondo si abbatte una guerra. La seconda guerra mondiale ha fatto allontanare tante persone, tanti uomini e tante donne. Quelli che scappavano in America, quelli che restavano nella vecchia Europa a combattere.

Doris è stanca ormai, ma la sua vecchiaia e i suoi acciacchi non le hanno fatto dimenticare nulla della sua vita, alla ricerca dell’amore.

Così lascia tutto scritto alla pronipote, Jenny, che vive in America con marito e figli, in uno spesso plico di fogli e un quaderno con su scritti i nomi del suo passato, quasi tutti oramai tracciati da una riga e vicina la scritta “morto”in cui le racconta tutto quanto, tutto quello che non le aveva mai raccontato su di lei, su sua sorella, sulla madre della stessa Jenny. Su tutto.

Ma l’amore, che tanto può far male, anche quando non si vorrebbe, alla fine non muore mai.

Una bella storia, quella di Lundberg, narrata su due piani temporali, per rivivere un periodo storico che ha spezzato tante famiglie, ma i ricordi, quelli, mai.

 

 

 

 

Sofia Lundberg

Il quaderno dei nomi perduti

Traduzione di Licia Vighi

DeA Planeta

Pagine: 377

Prezzo: 17,00 euro

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