Less e la ricerca dell’amore

Cosa succede quando sei uno scrittore, nemmeno troppo noto, sulla cinquantina, single, il grande amore della tua vita è malato e lontano e il tuo ex fidanzato, che ancora non hai dimenticato, sta per sposarsi con un altro? Cerchi di vivere. Ecco cosa fai. Ecco cosa fa Arthur Less, personaggio nato dalla fantasia dello scrittore americano  ( e fiorentino d’adozione, a Firenze infatti dirige la Fondazione Santa Maddalena ) Andrew Sean  Greer , che con il romanzo intitolato per l’appunto Less ha vinto il Premio Pulitzer 2018.

La storia, pubblicata in Italia dalla casa editrice La nave di Teseo, ci presenta questo autore, iniziando dalla copertina, dove lo stesso Less viene rappresentato con quello che si scopre presto, nel corso delle pagine, essere il suo abito migliore, quello che lo identifica, quello che lo fa sentire a proprio agio: blu, di un blu quasi elettrico, con la fodera color fucsia. Arthur Less decide di andarsene per un po’ da San Francisco, dopo aver scoperto che il suo giovane ex fidanzato Freddy sta per sposarsi. Così, complici alcuni impegni di lavoro, il protagonista si ritrova in Messico, in Francia, in Germania, in Italia, in Marocco, in India e in Giappone.

Un giro del mondo per cercare di far finta che ci sia altro oltre all’amore: quello scoperto in gioventù con un uomo molto più grande di lui “portato via” alla donna con la quale al tempo era sposato, un famoso scrittore vincitore del Pulitzer che in qualche modo ha influito sullo stesso Arthur e sulla scelta di diventare a sua volta autore di romanzi, tra i quali Kalipso, l’unico che abbia avuto effettivamente un discreto successo, non solo in America, e l’amore più maturo, almeno per Less, nei confronti di Freddy.

La voce narrante, quella che ci racconta con grande senso dell’ironia Arthur Less, viene svelata nella sua identità solo alla fine del libro, rendendo tutto in un certo senso più poetico. E poetica quanto divertente è la scrittura di Greer, che ha visioni uniche e splendide di cammelli nel deserto marocchino che “si muovono come teiere” o di un mare dove le meduse danzano come vestite  in négligé.

Mentre ci si chiede chi sia a raccontare le avventure del quasi cinquantenne Arthur, impariamo a conoscere lo stesso, insicuro, convinto di non essere “nessuno” e così sorpreso di vincere un premio letterario a Torino, anche se pensa che poi effettivamente quel premio non valga poi molto, è certamente un premio per autori mezzi falliti, così convinto di valere poco tanto da far sentir male i suoi studenti nel corso che è stato chiamato per cinque settimane in Germania, anche grazie al suo fluente tedesco, che in realtà così fluente non lo è, ma lui non lo sa, e Greer vuol evitargli almeno questa delusione, anche se qualcuno prova a dirglielo, ma quando dici certe cose tra le lenzuola non risulti credibile.

Ma quello che balza agli occhi, in Less, tramite fidanzati a tempo in giro per il mondo, una coppia di amici che sembravano avere il matrimonio perfetto e invece si stanno lasciando, un flirt parigino che in realtà ha un marito, è che Arthur vuole l’amore. Lo cerca. L’ha già trovato in verità, in Freddy. E per questo sta scappando. Less si sente mediocre, pensa di non aver raggiunto traguardi nella sua vita, e la solitudine non fa che acuire questa sensazione, ma in fondo Arthur  è quello che siamo tutti: uomini alla ricerca dell’amore, di un abbraccio.

Andrew Sean Greer ha scritto un romanzo bellissimo, veritiero, che fa pensare alla vita, riuscendo però sempre sorprendentemente a strappare una risata ad ogni pagina.

Andrew Sean Greer

Less

Traduzione di Elena Dal Pra

La Nave di Teseo

Pagine: 292

Prezzo: 19,00 euro

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