Nel silenzio delle nostre parole

Nel silenzio delle nostre parole è il nuovo romanzo di Simona Sparaco, vincitore del Premio DeA Planeta 2019: un libro che parla di rapporti familiari, di madri e di figli, di parole non dette e del rimpianto, quello di non essere stati in grado di comunicare per troppo tempo, sino a quando, forse, è davvero troppo tardi.

Siamo a Berlino, Alice è una giovane donna in Erasmus. Qui ha incontrato Matthias, i due si sono innamorati, tanto da vivere insieme, anche se la madre di Alice, che vive in Italia con il marito, non ne sa nulla. Alice non riesce a comunicare come vorrebbe con una madre oppressiva, che vorrebbe sapere tutto di lei, minuto dopo minuto.

Nello stesso stabile di Alice e Matthias vive Naima, anziana affetta da sclerosi multipla e per questo costretta su una sedia a rotelle. Il figlio Bastien non abita con lei, ma cerca di prendersene cura come può,anche se è convinto che dovrebbe andare a stare in una casa di cura. Avrebbe molto da dire Bastien alla donna che lo ha messo al mondo, ma ha paura di spezzarle il cuore.

Il primo piano del palazzo è invece occupato da Polina, una ballerina classica che ha da poco avuto un bambino. Non ha amato vedere il suo corpo cambiare, diventare più grosso, smettere di ballare, non sa cosa prova per il padre del bimbo, ma si convince di non essere adatta a fare la madre, lei che si innervosisce per il pianto di un neonato.

E poi c’è Hulya, che non abita dove abitano gli altri personaggi nati dalla penna di Sparaco, ma lavora nel negozio di famiglia sito di fronte. Hulya è omosessuale ma non sa come dirlo ai genitori, ed è innamorata di Polina, che fotografa giornalmente, come fa con ogni abitante del quartiere. La fotografia è la sua passione, le persone anche.

Un giorno, mentre Hulya sta lavorando, nel palazzo di fronte prende vita un fuoco, che diventa rapidamente un incendio. Una cosa devastante. E’ bastato un cortocircuito in uno degli appartamenti, l’unico disabitato, perché le vite dei condomini vengano messe in pericolo.

Ed è a questo punto che emerge, in ognuno dei protagonisti, il bisogno di comunicare. Nessuno di loro sa se riuscirà a sopravvivere, ed effettivamente qualcuno di loro non ce la farà. La prima persona a cui tutti pensano, in un modo o nell’latro, è la madre: la figura che ti mette al mondo, che può non comprendere le tue scelte, che può essere distante da te, ma che alla fine ti ama incondizionatamente. Anche Polina, nel momento disperato tra le fiamme, pensa a suo figlio, benché sino a poco prima pensasse di porre fine alla sua vita.

Vita e morte di sfiorano, le parole mai dette nella paura si fanno largo e vorrebbero uscire come fiume in piena.  La vita è breve, imprevedibile. I silenzi sono un grande errore.

Simona Sparaco, che ha pensato e dato vita a questo romanzo corale, si è ispirata alla tragedia londinese della Grenfell Tower nel 2017.  Con delicatezza ed empatia parla di qualcosa che tutti, nella vita, in un  modo o nell’altro, conosciamo; mette a nudo le paure, tramite le parole le esorcizza.

Simona Sparaco

Nel silenzio delle nostre parole

DeA Planeta

Pagine: 280

Prezzo: 18,00 euro

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