Il mio anno di riposo e oblio

Sembra che a volte si possa affrontare la vita solamente mettendo la testa sotto la sabbia, oppure dormendo profondamente per tanto tempo, sperando che i problemi svaniscano, che tutto diventi magicamente migliore. Perché la mattina, appena svegli, per quei pochi secondi, sembra che tutto sia al suo posto, ma subito ritorna il senso di malessere, torna tutto alla mente. E se si potesse davvero dormire, magari per un intero anno? E’ quanto tenta di fare la protagonista de Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh ( Feltrinelli), che, avendo perso i genitori da bambina e potendo contare sull’eredità per sopravvivere economicamente, decide di mettere in pausa la propria esistenza.

La ragazza, bella, giovane, bionda, ha problemi con la figura del suo ex fidanzato, il lavoro presso una galleria d’arte non le è ma piaciuto pertanto decide di farne a meno, e ad un tratto ritiene l’oblio il miglior modo per andare avanti senza morire. Complice una psicologa poco professionale, inizia a farsi prescrivere pillole di ogni genere, che ingoia come acqua fresca, addormentando totalmente il suo cervello ma con l’effetto collaterale di commettere azioni di cui poi non ricorda più niente.

 

L’unica persona con cui ha a che fare è la sua migliore amica, che la va a trovare raccontandole i suoi problemi, apparentemente accorgendosi molto limitatamente di quanto sta accadendo.

E’ colta dall’indolenza, la protagonista di Moshfegh, nella ricerca di rigenerazione del proprio io.

L’unico modo per migliorare la propria vita è quello di azzerare tutto, per un po’.

Il romanzo di Ottessa Moshfegh è esilarante, a tratti divertente ma sempre cinico, veloce, ovviamente assurdo,  mette anche di fronte alla disfunzionalità, alla paura, all’incapacità di affrontare una vita, quella della protagonista, che si svela per come è sempre stata,cioè  priva di amore.

 

 

Ottessa Moshfegh

Il mio anno di riposo e oblio

Traduzione di Gioia Guerzoni

Feltrinelli

Pagine: 230

Prezzo: 17,00 euro

Una risposta a “Il mio anno di riposo e oblio

  1. Onestamente, quando ho iniziato a leggerlo ho pensato che fosse una cosa ridicola, credere di estraniasi da tutto e tutti dormendo…ma la verità è che tutti lo facciamo senza aver bisogno di qualche pillola…e non ce ne rendiamo conto, finché qualcosa di significativo e devastante non ci cade (crolla) addosso.

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