La taverna degli assassini

Anno 1793. Granducato di Toscana. E’ qui che ha inizio il romanzo di Marcello Simoni La taverna degli assassini ( Newton Compton), un noir che  come dicevamo trasporta il lettore nel cuore del Granducato di Toscana durante il turbolento periodo della Rivoluzione francese. Con descrizioni ricche di dettagli, Simoni ci immerge in un mondo di intrighi, segreti e misteri che circondano il castello del barone Calendimarca.

Il romanzo si apre con il ritrovamento di un cadavere avvolto nei tralci di una vite all’interno dei vitigni innevati del barone. Questo evento misterioso scatena una serie di indagini condotte dal protagonista, Vitale Federici, e dal suo devoto discepolo Bernardo della Vipera. Mentre esplorano le profondità della cantina del castello e scrutano tra le pieghe della storia familiare del barone, i due investigatori si trovano coinvolti in un intricato labirinto di inganni, di ambizioni e di passioni sepolte.

Simoni dipinge un quadro vivido e suggestivo dell’epoca, l’atmosfera gotica e inquietante del castello si fonde con il contesto storico, creando un’ambientazione che emana mistero e suspense.

Intrighi e omicidi nella Roma del Secolo di Ferro.

Il Secolo di Ferro, Roma. Siamo alla vigilia del tredicesimo Giubileo, il Papa è Urbano VIII,  e la città è teatro di aggressioni, omicidi, sotterfugi politici e religiosi.

Tra il freddo pungente e le strade innevate ( tra il XV e il XIX Secolo l’Europa attraversò un periodo di clima particolarmente rigido), si aggira Girolamo Svampa, inquisitore.

Svampa è il nuovo personaggio di Marcello Simoni, scrittore classe 1975, ex archeologo e bibliotecario, vincitore del sessantesimo Premio Bancarella con il romanzo d’esordio Il mercante di libri maledetti nel 2011, che oggi regala ai suoi lettori un avvincente giallo ambientato nel ‘600 intitolato Il marchio dell’inquisitore ( Einaudi).

Un giorno del 1624, in un laboratorio tipografico, Svampa si ritrova di fronte ad un cadavere. Stritolato sotto il torchio, l’uomo ha conficcate in bocca pagine di un libro. Il corpo è quello di un religioso, Fra’ Pietro Rebiba, e Girolamo Svampa è stato incaricato di trovare il colpevole. Ad aiutarlo ci sono il fedele bravo Cagnolo Alfieri e il Segretario della Congregazione dell’Indice, Francesco Capiferro. Continua a leggere