Falsa partenza

L’editore Skira non è nuovo nella ricerca e nella ripubblicazione di antiche storie, sempre affascinanti, senza tempo per i lettori.

Una di queste è Falsa partenza di Edith Wharton, che fa parte di una collezione di quattro racconti lunghi del 1924 intitolata Vecchia New York.

L’autrice, che visse prevalentemente in Francia e che annovera tra i suoi titoli più noti The Valley of the decision, suo debutto del 1902, e L’età dell’innocenza del 1923, racconta dettagliatamente riti, usi, costumi dell’alta società newyorkese, attraverso la storia di un giovane rampollo di un ricco magnate, Lewis Raycie, mandato nel vecchio continente per acquistare dipinti di rango per la casa paterna.

Il giovane è sotto l’incantesimo di John Ruskin, di cui segue alla lettera il vangelo estetico; acquista quindi opere dei maestri del Trecento e del Quattrocento, appassionandosi di fondi oro e di angeliche madonne, infervorato per la spiritualità dei tempi antichi.

Il padre, infuriato perché non ha acquistato grandi tele barocche, che avrebbero dato assai più lustro alla famiglia, secondo il diffuso modo di sentire del tempo, lo disereda. Poco dopo, come in un melodramma, muore di crepacuore, e non ha il tempo di opporsi al matrimonio dell’estetico figlio con una giovane che sembra un angelo del Beato Angelico.

Edith Wharton disegna magistralmente un moralitytale sul potere devastante dell’Arte, contro le convenzioni delle mode e le giravolte del gusto, laddove uno sguardo aguzzo narra con grande ironia una discesa nell’abisso sociale, determinata dalla fedeltà a un immaginario proprio, non condiviso dalla società.

 

Edith Wharton

Falsa partenza

Skira

Pagine: 96

Prezzo: 14,00 euro

I racconti di fantasmi di un antiquario

Tra strani episodi e conseguenti spaventi, tra mezzetinte in cui le figure appaiono e scompaiono misteriosamente, ci si muove in  I racconti di fantasmi di un antiquario, un piccolo gioiello della letteratura gotica all’inglese scritto da Montague Rhodes James e pubblicato per la prima volta nel 1904.

Mantague Rhodes James era uno studioso di storia medievale che si divertiva ad inventare storie di fantasmi da leggere la notte di Natale.

Oggi il volume è stato riproposto da Skira, mantenendo tutta il suo fascino.  Le opere d’arte si fanno portavoce di un mondo misterioso che nasconde personaggi e sentimenti altrettanto oscuri, addirittura possono essere custodi di omicidi.

 

Una lettura, quello dell’autore inglese, che non può far altro che coinvolgere il lettore, portandolo in un mondo fantastico, pauroso ma troppo affascinante per volerne uscire.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mantague Rhodes James

I racconti di fantasmi di un antiquario

Skira

Pagine: 112

Prezzo: 14,00 euro

 

L’ultimo messaggio di Leonardo

Adele  Cattaneo è una giovane psicoterapeuta e fotografa, la conosciamo in L’ultimo messaggio di Leonardo, libro scritto a quattro mani da Maria Pirulli e Stefano Ferrio per Skira.

Adele è anche la prima ad aver decifrato la firma nascosta di Leonardo Da Vinci, cui alludono le mani dei personaggi di una delle opere più famose e colme di enigmi dell’artista: La vergine delle rocce, pala resa ancor più nota dalle relazioni che l’artista intratteneva con i modelli scelti per interpretare la Madonna e l’Angelo.

Pirulli e Ferrio, proprio nel quinto centenario dalla morte di Leonardo, che molte città, compresa ovviamente Milano,  stanno festeggiando con numerosi eventi, ci fanno inoltrare con questo libro, la fine del quattrocento e oggi, in un fitto intreccio, calzante, colmo di cultura, letteratura e scienza, in un continuo gioco di specchi.  Adele si affida al tempo e allo spazio, ala loro relazione e a quella che lega lei ad uno dei più grandi geni di tutti i tempi, non solo del Rinascimento.

Leonardo Da Vinci, infatti, che troviamo alla corte di Ludovico il Moro, tra labirinti e camere oscure, sembra anticipare le peripezie che la stessa Adele si trova ad affrontare oggi, insieme ad Edmondo, un bimbo sordo a cui deve badare. Continua a leggere

Picasso. Uno, nessuno e centomila.

Picasso è probabilmente l’artista di cui si è parlato di più al  mondo: su di lui sono stati scritti saggi, romanzi, le persone che l’hanno conosciuto hanno sempre voluto dare testimonianza di quella che è stata la loro visione di un personaggio davvero unico.

Luca Scarlini, storyteller  saggista e drammaturgo ha pubblicato riguardo alla figura di Pablo Picasso un volume edito Skira intitolato Picasso. Uno, nessuno e centomila, in cui ha raccolto le parole di chi ha frequentato il pittore e scultore spagnolo, a cominciare da Fernande Olivier, pseudonimo di Amélie Lange, che a Picasso è stata legata per sette anni, dopo averlo conosciuto nel 1904, in una  spesso relazione difficile ( anche per via della gelosia, di lei e di lui), che ha portato alla realizzazione di una sessantina di ritratti della donna. Continua a leggere

La seconda guerra mondiale, Caravaggio e il mistero dell’angelo perduto.

La seconda guerra mondiale e i suoi orrori che si mescolano con la grandezza dell’arte e delle tante opere che sono andate distrutte a causa del conflitto sono alla base de Il mistero dell’angelo perduto, libro scritto a quattro mani dall’autore e regista Paolo Jorio e dalla specialista della pittura romana del seicento Rossella Vodret per Skira.

Il romanzo, che fa riferimento a personaggi e fatti reali, frutto di numerosi accertamenti, si intreccia con la fantasia degli autori, e parte da Berlino, anno 1936, quello delle Olimpiadi in città. Continua a leggere

Terra e Terra-3: Onda sonica di tragicomiche disavventure.

Una storia divertente, paradossale, fatta di musica, è quella raccontata da Gianluca Morozzi in Onda sonica di tragicomiche disavventure, libro pubblicato da Skira.

Ci sono due mondi: quello in cui viviamo e  quello di un universo parallelo, chiamato Terra- 3. Nel nostro mondo gli Who sono una venerata rock band, su Terra-3 i suoi componenti diventano supereroi.

Morozzi racconta dei Despero, band non proprio famosa e non proprio fortunata, il cui frontman si chiama Kabra, abbattuto da insuccessi e dall’ossessione di essere accusato di plagio. Poi ci sono il tastierista, che suona rigorosamente con i guanti sagomati per non toccare direttamente lo strumento, il batterista Lobo, che rallenta le canzoni con inguaribile tristezza e infine Celeste, chitarrista, giovane e bella e fidanzata di Kabra.

Il romanzo è surreale, la scrittura rapida e divertente, gli episodi nella loro assurdità fanno ridere il lettore, perso tra mondi paralleli. Continua a leggere

Vita e sentimenti possono essere raccontati attraverso la musica.

Una storia che gira intorno all’amore, alla paura  e al perdono, o meglio alla necessità di perdonare e perdonarsi, è quella nata dalla penna di Elisabetta Bucciarelli e intitolata Chi ha bisogno di te ( Skira). Le protagoniste sono due, madre e figlia : Mamma e Meri, che vivono immerse tra le note della musica e il verde delle piante. Già, la madre di Meri si è chiusa nel suo lavoro e scrive per il teatro in solitudine, piantando semi ad ogni legame finito per far crescere tipi differenti di piante che hanno un loro speciale significato, e comunica con la figlia attraverso i versi delle canzoni d Freddy Mercury e dei Queen. Tutto questo nel tempo ha creato per Meri un mondo speciale, quello di un’adolescente di diciassette anni che si può definire anomala: tranquilla, posata, non trasgressiva come tante alla stessa età vogliono essere per dimostrare qualcosa al mondo. Continua a leggere

Una storia di musica e amore, tra Senigallia e Shanghai.

Siamo tra gli anni ’20 e gli anni ’30, tra l’Italia e la Cina.

La storia narrata da Gianfranco Manfredi è quella di Doremì, al secolo Giannetto, in un romanzo edito Skira intitolato Splendore a Shanghai.

Giannetto è nato a Senigallia, proprio come il suo autore, e come lui ama la musica, da qui il nomignolo col quale viene chiamato da tutti. A Senigallia Doremì si guadagna da vivere suonando il pianoforte come accompagnamento durante la proiezione di film muti, ma un giorno, inaspettatamente, la sua vita cambia in maniera radicale: Il Conte Paolini decide di mandarlo a Shanghai, il suo grande sogno è quello di portare lì uno spettacolo, la Turdandot. Continua a leggere

Chiaroscuri, ombre e luci del Seicento di Agostino Buonamici, detto il Tassi.

Ci sono gesta eroiche e gesta erotiche.  Un personaggio che si è distinto per queste ultime fu Agostino Buonamici detto il  Tassi, pittore vissuto nel ‘600 di origini pisane, raccontato dal giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco in La notte tu mi fai impazzire, libro edito Skira.

Tassi era attratto dalle donne in maniera ossessiva, e di tutto faceva pur di arrivare alle sue prede, utilizzando inganni e violenza, se necessario.  Questa biografia racconta dell’arte e del mondo barocco, con la sensualità della carne, i chiaroscuri dei dipinti e delle anime di personaggi che hanno fatto storia lasciando impronta attraverso i loro lavori, e le proprie gesta, per l’appunto.

Il Tassi era artista noto a Roma, capitale artistica dell’epoca, e nel 1611 venne incaricato di decorare il Casino delle Muse, non da solo, ma insieme ad Orazio Gentileschi, il padre di Artemisia, pittrice di talento, alta sinuosa, e dalle forme prorompenti. Continua a leggere

Le storie e i silenzi dei personaggi di Edward Hopper.

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Per gli amanti dei libri e dell’arte, Michele Mozzati, autore teatrale, da quarant’anni  noto  per il duo di cui fa parte, Gino&Michele ( con Luigi Vignali), ha scritto un delizioso volumetto : Luce con muri. Storie da Edward Hopper ( Skira), proponendo  dieci dipinti del pittore statunitense ( 1882-1967) che ha avuto la capacità di riportare su tela vita e solitudine dell’America contemporanea, in maniera così suggestiva e potente da creare in chi osserva i suoi quadri la voglia di entrarci dentro e prendere parte alla scena.

Certamente è quello che è accaduto a Mozzati, che ha scritto per ogni opera un breve racconto, immaginandosi  le storie dei personaggi rappresentati: quello che è accaduto, quello che sta accadendo e  che potrebbe accadere. Continua a leggere