Poco meno di cento pagine in cui una mamma parla al suo bimbo, di nome Diego, delle paure, di come cercare di affrontarle. Perché ogni giorno abbiamo a che fare con le paure: alcune spariscono, altre nascono, e crescendo, rendendosi conto di quello che succede intorno a noi, prendendo coscienza, possono aumentare. E allora non sono cose da grandi, Simona Sparaco lo spiega con fermezza e tenerezza. E’ possibile mettere insieme queste due parole in una stessa frase? Si, quando la spiegazione va ai propri figli, a chi abbiamo messo al mondo con amore ma che quel mondo dovranno affrontarlo, con e senza di noi.
La prima volta che l’autrice ha visto la paura negli occhi di Diego, quattro anni, è stata davanti alla televisione, mentre scorrevano le immagini di quell’autocarro che il 14 luglio 2016 a Nizza ha investito qualunque persona avesse davanti. Non c’è stato tempo di spegnere la televisione. La seconda volta che la paura si è presentata, poco tempo dopo, l’ha fatto sotto forma di terremoto. E lì a Roma dove vivono Simona e suo figlio, la terra ha tremato tanto, anche se non ha inghiottito tutto quanto come è successo in altre zone del centro Italia.
Ma come si superano le paure? Forse non si può. I mostri sono dappertutto, a cominciare dalle fiabe, ma se da queste si impara che esiste il male così come esiste il bene e che i cattivi alla fine perdono, nella realtà non è esattamente così. Allora quello che si può fare è inventarsi una scatola magica, dentro la quale infilare tutto: dai timori al dolore, dalle domande alle speranze, sino ai sogni.
Simona Sparaco non parla solo a Diego, come dicevamo parla a se stessa e a tutti i genitori che come lei hanno paura che i loro figli attraversino l’oceano per una vacanza a New York.
E’ il distacco, la consapevolezza di non poter realmente proteggere sempre chi si ama. Ad un certo punto bisogna affrontare il mondo,anche con i suoi cattivi.
E se è nostro dovere proteggere i più giovani ma anche insegnare loro cosa c’è fuori dalla porta di casa, è stupefacente e bellissimo vedere le reazioni dei bambini di fronte a cose che a noi terrorizzano. A volte rendono tutto un gioco, ed è giusto che sia ancora così, a volte sono molto più saggi dei grandi.
Perché non ci sono cose da grandi. Ci sono le interpretazioni, età dopo età, anno dopo anno, nella continua crescita, dei figli e personale.
Simona Sparaco
Sono cose da grandi
Einaudi
Pagine: 98
Prezzo: 12,00 euro