Nulla è come sembra. Le piccole grandi bugie sono tutte da scoprire.

Quando stai leggendo un libro e sai che uno dei personaggi è morto ucciso ma fino alla metà non sai di chi si tratta e soprattutto non conosci le circostanze, ti rendi conto che stai leggendo una perfetta sceneggiatura.

Non sorprende infatti che un romanzo come questo, Piccole grandi bugie ( Big little lies) di Liane Moriarty, edito in Italia da Mondadori, abbia attirato l’attenzione di attrici del calibro di Reese Whiterspoon e Nicole Kidman. Insieme a David E. Kelley , le due hanno dato vita ad una serie tv che andrà in onda nel nostro paese a partire da oggi, mercoledì 15 marzo, sul canale Sky Atlantic.

La trama è coinvolgente: una tranquilla cittadina di nome Pirriwee ( ispirata alla zona nord di Sidney, Australia) , famiglie apparentemente esemplari, madri che fanno le madri, madri in carriera, i loro figli alle prese con i primi giorni di scuola.

Madeline ha tre figli: i piccoli Fred  e Chloe, il cui padre è Ed,  e un’adolescente avuta da una precedente relazione con un uomo che  risposandosi con una giovane ragazza ha avuto un’atra bambina della stessa età di Chloe e che sta per iniziare le elementari  nella sua stessa scuola.

Amica di Madeline è Celeste, eterea creatura, di una bellezza mozzafiato senza far nulla per presentarsi così, ma sempre con un’aria malinconica e sfuggente. Celeste è madre di due gemelli maschi, avuti dal facoltoso e impegnatissimo marito Perry. Insieme sembrano creare la perfezione, almeno  è quello che gli altri pensano quando li vedono insieme.

La terza protagonista è Jane, così diversa dalle altre due, che presto però diventano sue amiche. Jane è molto giovane per avere un bambino di cinque anni, Ziggy. E’ sola, non si sa chi sia il padre del figlio, la storia di una notte, dice.  Jane si è trasferita da poco a Pirriwee, e certamente nasconde qualcosa.

Da subito sappiamo che è successo qualcosa di terribile durante una serata organizzata per i genitori della scuola, e tra le  testimonianze dei presenti e le ricerche del colpevole da parte della polizia, ricostruiamo insieme all’autrice l’accaduto, o meglio, tutto quello che ha portato all’accaduto.

Nulla è come sembra, questo lo sappiamo.

Così ci ritroviamo ad osservare attraverso lo spioncino, e scopriamo che il matrimonio di Celeste è tutt’altro che perfetto, il rapporto con Perry ha parecchie crepe eppure lei non riesce a dire basta, rimane lì, inchiodata ad una relazione che le fa del male e della quale non vuole parlare a nessuno. Celeste impara a mentire, e lo fa perfettamente.

Impariamo a conoscere Madeline, che porta avanti le sue battaglie e quelle degli altri, facendole comunque proprie. Sembra abbia tutto sempre sotto controllo eppure il rapporto con la figlia maggiore è complesso, e questa preferisce passare il suo tempo con la nuova moglie del padre.

Sappiamo che Ziggy, il figlio di Jane, è stato concepito sì durante una notte di follia, ma la follia di cui si parla è quella del padre ( ignaro di esserlo ). Jane ha un pessimo rapporto con se stessa, ma adora suo figlio, anche se teme fortemente che le colpe del padre possano  ricadere sul figlio. O meglio, che quello che crede sia il carattere del padre sia stato trasmesso al figlio.

Prova questa paura quando il primo giorno di orientamento scolastico Ziggy viene accusato dalla compagna di classe Amabella di averla aggredita.

Da questo episodio tutto ha inizio, il resto è da scoprire.

 

 

 

 

Liane Moriarty

Piccole grandi bugie

Traduzione di Enrica Budetta

Mondadori

Pagine: 428

Prezzo: 19,50 euro

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