Bisogna conoscere il proprio passato per poter affrontare il presente.

Quello che siamo deriva dalle nostre esperienze, dal nostro passato, anche quando non lo ricordiamo, anche se lo abbiamo rimosso o qualcuno ha fatto di tutto perché questo avvenisse.

Il romanzo scritto da Marina Visentin intitolato La donna nella pioggia pubblicato da Piemme è un thriller psicologico che si basa su tutto questo: sul retaggio, su ciò che ci si porta dentro, sulla propria identità che talvolta può apparire poco chiara anche a se stessi. La confusione assale quando meno ci si aspetta che possa farlo, quando la vita quotidiana appare ordinata e priva di sorprese.

Certamente tutto questo è ciò che accade a Stella, la protagonista: sposata, madre di due bambine, Alice e Sofia,  un lavoro come illustratrice di storie per bambine, la vita di Stella appare perfetta, di quella perfezione che solo la serenità è in grado di dare. Eppure ad un tratto qualcosa si spezza e l’inquietudine si fa strada nella donna che inizia ad avere dei blackout, non solo si dimentica le cose, ma svaniscono parti intere delle sue giornate, portando in lei il panico e la percezione di non essere più in grado di essere una madre affidabile. Stella non sa dire da quanto tempo ha iniziato ad avere questi sintomi, è stato graduale, giorno dopo giorno le cose peggiorano, facendo credere a Stella che non ci sia via di scampo. La sua professione è compromessa, il suo matrimonio va sempre peggio, anche se certamente anche il marito,  Mattia, ha le sue colpe.

Ed ecco che l’autrice fa ripercorrere alla sua protagonista il suo passato, passo necessario per comprendere il presente: Stella ha perso la madre quando era ancora piccola, ed è stata cresciuta dal padre adottivo, un uomo affettuoso anche se di poche parole, perché anche non aveva nemmeno il vero padre, che, per quanto le è sempre stato raccontato, è morto suicida in un manicomio.

C’è altro? Certamente, solo che Stella non sa di cosa si tratti. La strada che sente di dover intraprendere per ritrovarsi è lunga e dolorosa, specie quando si rende conto che molte persone intorno a lei le hanno nascosto fondamentali verità per anni. Stella si sente abbandonata, stremata dai segreti, eppure non si arrende, conscia che la vera serenità potrà arrivare abbandonando quella presunta di un’esistenza basata su falsità.

Si scopre così una donna coraggiosa, una donna che riesce ad arrivare fino in fondo e a rinascere, in maniera differente ma più vera.

Marina Visentin, come già nel volume intitolato Biancaneve ( Todaro, 2010) in La donna nella pioggia si rivela molto precisa e abile nella descrizione psicologica dei suoi personaggi, donando così  ai suoi lettori un romanzo pieno di suspense che tiene lì, inchiodati sino al termine della storia di Stella.

Marina Visentin

La donna nella pioggia

Piemme

Pagine: 412

Prezzo: 17,50 euro

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