In Italia il calcio è lo sport più seguito, quello per cui migliaia di persone ogni domenica ( o qualsiasi altro giorno si giochi) si riuniscono per dar vita a cori, voci, colori. Tutto per supportare la propria maglia, la squadra che si è scelta per la vita qualsiasi cosa accada. Ogni tifoseria ha la sua “curva”, così viene definita la zona più “calda” dello stadio, quella frequentata da tifoseria organizzata, dagli ultras. Quella che ogni tanto può smettere di essere un supporto diventando un problema.
I ribelli degli stadi, libro di Pierluigi Spagnolo, giornalista della Gazzetta dello Sport, (non a caso il quotidiano più letto nel nostro paese) parla di questi tifosi, nel bene e nel male.
Spagnolo in questo saggio racconta la storia delle tifoserie, di quello che c’è di bello e di quello che c’è e c’è stato di brutto, di episodi da condannare e di quelli che invece non lo sono.
Il 1968, anno cruciale in fatto di ribellioni, ha visto la nascita del primo gruppo ultras in Italia: quello della Fossa dei Leoni del Milan, e da lì Spagnolo racconta le tifoserie tutte, facendo un dettagliato quadro della situazione, uno studio antropologico, di comportamenti di una parte del tifo che a volte ha creato fatti insostenibili, violenza e morti, e che dall’altra parte, proprio per via di questi episodi, nel tempo è stato etichettato senza possibilità di replica . I ribelli degli stadi non si ferma ad apparenze e frasi fatte, ma è un viaggio nella storia del tifo da prima del 1968 ( e non bisogna arrivare a questa data per trovare la violenza negli stadi) ad oggi, con tanto di immagini e fotografie che riportano una realtà, uno specchio del nostro paese, e narra quanto siano cambiate le regole in fatto di accesso agli stadi: oggi, a differenza di qualche anno fa, tutti i tifosi sono “schedati”, non esistono biglietti senza nome ma numeri, telecamere, divieti di trasferta e di partite serali perché considerate “a rischio”.
Il volto del pallone cambia, e con lui il tifo, a volte con il rischio di non fare sentire più il calore delle grida ai giocatori impegnati in una partita, a volte con il rischio che le persone non possano più provare amore per la loro squadra.
Pierluigi Spagnolo
I ribelli degli stadi
Odoya
Pagine: 279
Prezzo: 16,00 euro