Winston Churchill e l’ora più buia.

Di Winston Spencer Churchill è stato detto e scritto moltissimo nel corso degli anni.

Quando era in vita in tanti lo descrissero: politico, imperialista, visionario, aristocratico, patriota, voltagabbana,  ma anche un ubriacone, un depresso, un visionario. Oggi un libro ne rimanda un’immagine inedita, quella di un uomo pieno di dubbi e timori di non fare la scelta giusta seguita dalle giuste decisioni.

Si tratta de L’ora più buia di Anthony McCarten, studioso dei discorsi di personaggi storici come Martin Luther King, Stalin e Hitler, che però è stato sempre molto affascinato soprattutto dalla figura di Churchill per l’appunto. Il romanzo, uscito in Italia per Mondadori, narra il periodo che va dal 1940, quando avvenne la grande crisi di Governo, allora presieduto dal conservatore Chamberlain, dovuta allo sfondamento in Norvegia da parte di Hitler  con la conseguente fuga dell’esercito inglese dal porto di Trondheim.

Allora Winston Churchill, in qualità di primo Lord dell’Ammiragliato, si assunse le responsabilità di quanto accaduto, del punto più basso della storia inglese. E pur non godendo di popolarità,  si propose alla Camera dei Comuni per diventare Primo ministro inglese. Da otto mesi il paese era in guerra, la situazione era molto difficile e la nazione necessitava di qualcuno che fosse in grado di procedere per il meglio. In poche settimane la figura di Churchill emerse in qualità di uomo capace di spronare, salvando l’esercito britannico dalla catastrofe di Dunkerque e decidere le sorti del conflitto.

Ma quando lui, che sempre si era opposto al nazismo di Hitler, nei giorni in cui l’armata tedesca si impossessava del’Europa occidentale, sembrò meditare su possibili trattative di pace con il Fuhrer, la situazione sembrò giungere ad un punto molto pericoloso. Questo almeno da quanto emerso dai verbali delle riunioni di Gabinetto di guerra conservati nei National Archives di Londra. Churchill sembra esser stato realmente ad un passo dal prendere una decisione che avrebbe cambiato il destino del mondo intero. Furono ore fatali, in cui il Primo ministro si ritrovò ad avere incertezze ed esitazioni. Perché non ascoltò quelli che gli consigliavano quella che allora venne ritenuta come l’unica strada da percorrere per evitare la disfatta?

Il libro di McCarten ci propone un punto di vista inedito riguardo ad una delle più grandi figure della storia, in grado di trovare il coraggio di ispirare il proprio paese attraverso uno dei discorsi più celebri di tutti i tempi, arrivando a respingere ogni ipotesi di trattativa per salvare non solo la sua patria, dando nuovo volto al mondo.

 

 

 

 

Anthony Mc Carten

L’ora più buia. Maggio 1940: come Churchill  ha salvato il mondo dal baratro

Traduzione: Maria Grazia Bosetti e Luca Vanni

Pagine: 251

Prezzo: 19,50 euro

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