Letti a Letto

I consigli del libraio: a marzo c’è Lorenzo Scano della Libreria Metropolitan, Cagliari

Si chiama Lorenzo Scano, ha 24 anni, vive a Cagliari ed è un autore di romanzi noir. Ha esordito con una raccolta di racconti intitolata “Hinterland” (Amicolibro, 2014) e nel 2016, per la Watson, ha pubblicato il primo romanzo, “Stagione di sangue”, con la prefazione di Gianluca Morozzi. Qualche mese fa è riuscito a tradurre lasua passione per i libri in un lavoro, aprendo una libreria specializzata in gialli.
Naturalmente si è beccato più volte del “pazzo” per questa scelta imprenditoriale, ma è sempre stato convinto del fatto che la vita sia troppo corta per non occuparci appieno delle cose che amiamo. Ha deciso di chiamare la libreria “Metropolitan” perché nel noir, che predilige, la grande città cattiva, metafora di perdizione sia fisica che dell’anima,  è uno dei topoi più ricorrenti, persino nei titoli: pensiamo, per esempio, a “Giungla d’asfalto” di William Riley Burnett, “La città nuda” di William P. McGivern o “Grande città violenta” di Ed McBain. 
 
I tre libri consigliati da Lorenzo:

 
Balene bianche, Richard Price (Neri Pozza )
 
Billy Graves, agente della Squadra Notturna del Dipartimento di polizia di New York, è l’unico superstite di un gruppo di sette poliziotti che negli Anni ’90 si faceva rispettare in uno dei quartieri più malfamati della città, l’East Bronx. Degli altri sei, uno è passato a miglior vita, uno si è ritirato in un angolo sperduto dell’Arizona e gli altri tre sono in pensione. Soprannominati “Wild geese” (letteralmente, le oche selvagge), i sette non si consideravano dei semplici poliziotti, ma una vera e propria famiglia di sbirri. Una squadra capace, incorruttibile, spietata con qualsiasi tipo di criminale, da quello di mezza tacca al killer più pervertito, ma con un’unica pecca: ognuno dei Wild geese, infatti, ha la sua personale “balena bianca”, un criminale che ha commesso un delitto efferato sotto gli occhi di Graves e dei suoi colleghi e per mancanza di prove o grazie a qualche cavillo burocratico, è riuscito a farla franca. E’ passato tanto tempo da quegli avvenimenti e Graves, tornato alla Notturna dopo anni di esilio all’Unità per le identificazioni, una notte accorre alla Penn Station insieme alla sua nuova squadra. Nel porticato della stazione, i poliziotti rinvengono il cadavere di un pedofilo, Jeffrey Bannion, la “balena bianca” a cui uno dei Wild geese, Pavlicek, aveva dato la caccia invano. Quando nei giorni seguenti, in altre zone della città, saltano fuori i cadaveri delle altre “balene bianche”, Billy capisce che è tempo di riunire la vecchia famiglia per fare luce sul mistero e scoprire, costi quel che costi, chi ha deciso di farsi giustizia da solo. Dalla penna di uno dei più grandi scrittori attuali di noir, un poliziesco dal ritmo serrato, un formidabile romanzo che pone in maniera mai scontata delle domande sui temi dell’amicizia, del dolore, della morte e della malattia, ma soprattutto un altro grande affresco, dopo “La vita facile”, della New York dei nostri giorni. 
 
 In fuga – Jim Thompson (Fanucci )
 
“La fuga è tante cose. Qualcosa di pulito e rapido, come un uccello che lambisce il cielo. O qualcosa di sudicio e strisciante, una serie di movimenti da granchio in una melma simbolica e reale, un procedere furtivo, saltando di lato, correndo all’indietro. È dormire nei campi e sul fondo dei fiumi. È trascinarsi per chilometri pancia a terra lungo un fosso di irrigazione. È strade secondarie, raccordi ferroviari, la sponda posteriore di un camion di contrabbandieri, una macchina rubata e due cadaveri nell’angolo dove si appartano le coppiette. È cibo rubacchiato sui vagoni merci, vestiti presi dalle corde del bucato; rapina e omicidio, sudore e sangue. La complessitá resa semplice dall’alchimia della necessitá.” Lo imparerà bene Doc McCoy, rapinatore seriale, protagonista di questo grande classico del noir firmato da uno scrittore al quale tutti gli autori moderni di “neri” si sono ispirati: Jim Thompson. Siamo a livelli altissimi, per cui partire da In fuga è solo un escamotage per consigliarvi di andare a leggere anche “I truffatori”, “E’ già buio, dolcezza”, “L’assassino che è in me”, “Colpo di spugna” e “Diavoli di donne”. I romanzi di Thompson stanno al noir come Petrarca e Dante allo Stil Novo. A mio avviso, sono la base da cui partire per iniziare a leggere noir, e per capire la differenza sostanziale che (inter)corre tra questo sottogenere e il giallo classico. 
 
Casi criminali – Joe Gores (Hobby e Work)
 
Uno dei romanzi noir più belli che abbia mai letto e che non mi stanco mai di consigliare. Estate del 1953: fresco di diploma, Pierce Duncan decide di lasciare la cittadina in cui vive e di trascorrere un’estate on the road, alla ricerca di avventure e di se stesso. Lettore vorace, ama i romanzi di Hemingway e di Chandler e vorrebbe fare lo scrittore, ma non appena il suo viaggio comincia si ritroverà a guardare in faccia la parte oscura dell’America. Tappa dopo tappa, città dopo città, avventura dopo avventura, Pierce imparerà a conoscere velocemente la violenza, il delitto, il sangue, diventerà un investigatore privato e scenderà i gradini di un mondo sotterraneo, popolato da personaggi gretti e squallidi, disposti a tutto pur di arricchirsi e farla franca alle spalle degli ingenui come il nostro novello detective. Favola nera, incentrata sui temi della fuga da casa, della maturità, dell’amicizia, della scoperta del sesso, dell’amore e della perdita dell’innocenza, cari alla grande tradizione letteraria nordamericana, Casi criminali è una storia dal sapore dickensiano, un romanzo di formazione che mischia atmosfere faulkneriane alla suspense dei migliori romanzi polizieschi. L’autore, che investigatore privato lo è stato per davvero, ha scritto un altro bellissimo libro, “Hammett, cacciatore d’uomini”. E’ la storia, in chiave romanzata, del celebre scrittore Dashiell Hammett, ai tempi in cui, come Gores, per guadagnarsi la pagnotta fece l’investigatore privato a San Francisco. A voi lettori, insomma, il compito di decidere che cosa nei libri di Gores è finzione e che cosa no… 
 
Libreria Metropolitan: Via Orlando, 15 – Cagliari

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