Quella metà di noi che mostriamo agli altri. E l’altra metà?

Non importa l’età, la vita può prendere pieghe inaspettate, più o meno positive, più o meno edificanti, quando meno ce lo si aspetta. Lo sa bene Matilde, protagonista di Quella metà di noi, romanzo di Paola Cereda pubblicato da Giulio Perrone Editore: Matilde è una vedova torinese in pensione, ha una figlia adulta con una famiglia sua. Nonostante la vita passata a lavorare come insegnante si ritrova a dover fare da badante ad un signore colpito da ictus, un ex ingegnere della Fiat, che vive con una moglie col vizio del gioco abituata a litigare con la cameriera di casa.

Matilde vive in periferia, non certo in collina, nella zona bene di Torino, quella che la figlia ha invece avuto come meta nella vita e dove è riuscita a sistemarsi, salvo poi andare dalla madre per chiederle di vendere la sua casa, tanto cosa se ne fa di una casa così grande in una zona così brutta, e darle i soldi della vendita. Ma Matilde non può aiutare la figlia, non si è riciclata badante per caso.

Le scelte di Matilde, lungo la vita, sono state errate, ha creduto nell’amore, ma l’amore è andato chissà dove e lei non è mai riuscita ad ritrovarlo.

I segreti, le cose non dette, sono i dettagli di questo romanzo in cui i rapporti umani sono ridotti all’osso, in cui sembra che dietro ad ogni gesto viva solo la convenienza.

Ma quanto quello che gli altri ci danno dipende da noi, dal nostro comportamento, passato e presente? Se mettiamo in luce una sola metà di noi i rapporti con gli altri prendono le sembianze di quella metà. Si possono cambiare le cose?

Paola Cereda ha uno stile asciutto, che ben si accosta alla periferia che racconta. Non ci sono fronzoli, ma la storia di una donna che decide di rimanere in piedi anche quando sembra davvero impossibile farlo.

 

 

 

 

Paola Cereda

Quella metà di noi

Giulio Perrone Editore

Pagine: 220

Prezzo: 15,00 euro

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