La Coppa degli immortali

Le storie, quelle che affascinano, quelle di sconfitte, di glorie, di gioie e dolori, indimenticabili e indimenticate, sono tante nel calcio. Tra le squadre più blasonate al mondo c’è senza ombra di dubbio il Milan, quel Milan che nell’era Berlusconi ha vinto tutto. E tra gli allenatori rimasti nelle memoria di ogni tifoso rossonero e non solo, c’è, di diritto, Arrigo Sacchi, che con Luigi Garlando ha scritto La coppa degli immortali. Milan 1989. la leggenda della squadra più forte di tutti i tempi raccontata da chi la inventò.

Arrigo Sacchi, per l’appunto. Il libro, pubblicato da Baldini+Castoldi, riporta le memorie dell’allenatore, da quando venne chiamato ad allenare la squadra milanese da Silvio Berlusconi e dal braccio destro Adriano Galliani.

Il calcio di Sacchi era aggressivo, fatto di pressing. Spettacolare, sempre. La leggendaria Coppa dei Campioni del 1989 è stato un traguardo così importante e così incredibile che l’Uefa ha definito quel Milan il miglior Club di tutti i tempi.

A trent’anni esatti il “profeta di Fusignano” riporta il suo lavoro e i suoi aneddoti, sui giocatori, sui fatti.

Dal carattere ingestibile di Gullit all'”altezzosità” di Van Basten, dalla nebbia di Belgrado al quattro a zero della finale di Barcellona  sino al cinque a zero al Real Madrid a San Siro, per arrivare alle scelte sui giocatori. Perché Sacchi era, è, così: un uomo che ha sempre detto la sua ad un Presidente di peso, suggerendo chi poteva andare bene per la sua rosa e chi no, anche se si trattava di uno dei giocatori più importanti del calcio dell’epoca. Ha quindi rischiato tanto, Arrigo,  pensando ogni volta che Berlusconi potesse lasciarlo a casa, Invece così non è stato,  le sue intuizioni e le sue capacità si sono rivelate vincenti. Perché come in ogni situazione della vita bisogna provare a rischiare.

Chi ha avuto la fortuna di vedere il gioco di Sacchi non l’ha dimenticato. Ma non solo i tifosi di fede rossonera, chiunque ami il calcio ricorda le prodezze di una squadra che faceva sognare grazie ad un gioco in cui non era previsto, mai, non importa quale fosse il risultato, tirarsi indietro.

Grazie ai diari che Sacchi teneva e ha tenuto, Luigi Garlando, giornalista della Gazzetta dello Sport,  è riuscito a ridare il giusto posto ad un pezzo di storia calcistica fenomenale.

Arrigo Sacchi con Luigi Garlando

La coppa degli immortali

BaldinI+Castoldi

Pagine: 284

Prezzo: 18,00 euro

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