1939, con lo spettro della guerra che si fa sempre più reale, la Signora Edith Pretty, in Inghilterra, decide di contattare Basil Brown, archeologo autodidatta, per effettuare alcuni scavi nel suo terreno.
Affascinata da leggende che vedrebbero, proprio in quella zona un tesoro vichingo sepolto, pensa che la proprietà che era di suo marito, passato a miglior vita, possa dare alla luce esattamente quel tesoro.
Questa è la storia de La nave sepolta di John Preston ( Salani): una storia colma di storia e sorprese. Le intuizioni della Signora Pretty si rivelano infatti esatte, anzi, di più, straordinarie.
Sta per avere luogo una delle più straordinarie avventure archeologiche del novecento, con l’apparizione dello scheletro di una gigantesca nave funeraria appartenuta ad un sovrano anglosassone. Ma non appena la questione diventa più seria, gli accademici più blasonati del paese si fanno avanti, portando via il lavoro a Mr. Brown, dichiarato incapace di portare avanti da solo un’operazione così delicata.
Edith e Basil si battono per non perdere il loro tesoro, con il supporto del figlio di
L’arrivo della guerra però fa la sua parte, la corsa contro il tempo per portare in salvo le preziose scoperte ha inizio, le soprese sembrano non finire mai.
Nel romanzo di Preston, basato su una storia realmente accaduta, non c’è solo una scoperta archeologica di enorme portata: ci sono tanti sentimenti, c’è una donna, vedova, diventata madre forse troppo tardi, c’è il senso del matrimonio, c’è quello dell’amicizia e della riconoscenza, una riflessione importante sull’essere umano e la sua storia.
John Preston
La nave sepolta
Traduzione di Elena Cantoni
Salani Editore
Pagine: 267
Prezzo: 15,90 euro