Merci, Monsieur Dior

Il mondo descritto  da Agnès Gabriel in Merci, Monsieur Dior ( Giunti) è speciale, un mondo in cui tutto è possibile, come in una fiaba in cui non possono mancare episodi negativi, momenti difficili, che però si risolvono, perché se si agisce nel rispetto degli altri non può cha andare così.

Francia, 1946: la giovane Célestine lascia la Normandia dove il suo futuro sarebbe stato tutt’altro che splendente per andare a Parigi, dove viene accolta nella piccola e umile casa dell’amica d’infanzia Marie, cameriera con l’insana abitudine di innamorarsi di ogni uomo con cui esce, pensando sempre che si tratti del principe azzurro, soffrendo ogni volta che viene abbandonata.

L’inizio per Célestine non è dei più facili, ma siamo alle soglie degli anni ’50, la città e in fermento. La giovane si mette alla ricerca di un lavoro per poter sopravvivere e magari trovarsi un posto tutto suo. Quando legge un annuncio per un lavoro da segretaria non sa che di lì a poco la sua vita cambierà per sempre. Per lei si aprono infatti le porte della casa dello stilista Christian Dior, allora in crisi per la presentazione della sua prima collezione di abiti. Anche la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Célestine comincia lavorando come cameriera e cuoca, cucinando piatti della sua terra a Monsieur Dior, presentandosi nella sua innata grazia fasciata negli abiti che erano di sua madre. Lo stilista rimane subito incantato da lei e da quei vestiti che lo ispirano.

In poco tempo Célestine diventa una musa Dior, che ha un immediato incredibile successo tra le parigine, e dalla Francia la sua bravura raggiunge in breve tempo il resto del mondo, che lo acclamerà come l’inventore del New Look. Célestine diviene sua fidata collaboratrice, una confidente su cui contare anche nei momenti più bui, nelle situazioni d’incertezza, nella paura di non arrivare alla vetta.

Mentre Célestine si fa coinvolgere da  quel mondo e la sua vita prende una piega splendida e inaspettata, incontra un giovane giornalista, Jean Luc, e se ne innamora. Ma come per la sua amica Marie, questo legame si rivelerà una finzione. Una delusione enorme che la porterà a pensare di non aver perso  solo l’amore, ma anche il suo lavoro e tutto quello che si poteva realizzare.

Tra abiti scintillanti e unici come la  ville lumière, l’autrice racconta Dior, un uomo speciale, con le sue ombre e le sue paure, ma pieno di affetto e rispetto per gli altri.

Scrive in postfazione Gabriel che è sempre stata attratta dal nome Dior, dalle vetrine del primo negozio del sarto d’alta moda che ancora oggi ha le sue vetrine in Avenue Montaigne. Allora ha iniziato a cercare di capire chi fosse realmente quell’uomo indimenticabile per chiunque l’avesse conosciuto, e ha dato vita a Célestine per raccontarlo.

Agnès Gabriel

Merci Monsieur Dior

Traduzione di Roberta Zuppet

Giunti

Pagine: 316

Prezzo: 14,90 euro

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