Memorie di un rettile

L’esordio letterario di Silje O. Ulstein, Memorie di un rettile ( Marsilio) è spiazzante, ad alta tensione, un romanzo brillante costruito su più piani temporali, attraverso più personaggi che si riuniscono, a volte con differenti identità, qualcuno cambiato nell’anima, qualcuno rimasto uguale a se stesso, dall’adolescenza alla maturtà.

Liv è una studentessa, ha avuto sin da piccola una vita travagliata, annega le sue mancanze nell’alcol in compagnia degli amici più stretti, di cui si fida. Un giorno trova conforto in un animale non proprio domestico, un pitone moluro di nome Nero. Con lui stabilisce un rapporto quasi simbiotico, sembra assurdo, ma è così: toccare il suo corpo sottile e freddo, abbracciarlo, tutto questo le fa credere che tra loro ci sia un legame unico, le sembra che lei pronunci il suo nome.

E’ così che l’autrice ci fa conoscere Liv per poi catapultarci a quindici anni di distanza, più avanti nel tempo, presentandoci Mariam, che in una cittadina norvegese sta facendo compere con la figlia, quando per un banale litigio la ragazzina si allontana e sparisce. Ma è da lei, e Mariam non da molto peso alla cosa nemmeno quando non la vede fuori dal negozio, pensa sia andata a casa a piedi, la distanza non è molta. Invece sua figlia è scomparsa, e nessuno sa che fine abbia fatto, non il padre e nemmeno lei, che viene interrogata dalla polizia, in fondo è strano che una madre non abbia pensato di dare subito l’allarme ma anzi di sparire a sua volta per più ore. Non ci vuole molto tempo perché Mariam intuisca che dietro a quanto accaduto ci sia un collegamento col passato, il suo passato. Una storia che riteneva lontana, dalla quale è fuggita rifacendosi una vita. Ma è evidente che quel passato l’abbia seguita. E tiene in ostaggio la sua bambina.

Ad indagare sul caso c’è Roe Olsvik, ispettore dalla condotta irreprensibile e una tragedia familiare che l’ha portato ad essere oltremodo introverso. C’è però qualcosa che non va in lui, certi atteggiamenti lo rendono ambiguo, e alcuni colleghi iniziano ad insospettirsi.

Quali sono i collegamenti fra questi personaggi? Qual è realmente il loro passato?

Ulstein ha costruito un thriller avvincente nella sua stranezza, misterioso, un libro di storie solo apparentemente lontane.

Silje O. Ulstein

Memorie di un rettile

Traduzione di Giovanna Paterniti

Marsilio

Pagine: 429

Prezzo: 19,00 euro

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