Rancore

Nuovo romanzo per Gianrico Carofiglio che regala ai suoi lettori un nuovo capitolo della storia di Penelope Spada, già conosciuta in La disciplina di Penelope, ex Pm con un passato misterioso. Il cambiamento nella sua vita lavorativa è arrivato per un suo errore, qualcosa che lei stessa non riesce a perdonarsi del tutto. La troviamo dunque nuovamente in Rancore ( Einaudi): a Milano, dove ha sempre lavorato, è ora investigatrice, pur senza licenza, e alle prese con un caso di omicidio, o forse no. Forse si è trattata di una morte naturale: un barone universitario, un chirurgo  ricco e potente, appartenente alla massoneria, una mattina è stato trovato dalla governante  sdraiato sul suo letto, vestito di tutto punto ma senza scarpe, senza vita. Il suo nome era Vittorio Leonardi.

Sembrerebbe un infarto, cosa confermata dal medico, ma la figlia Marina  non ci crede, anzi è convinta che la nuova moglie del padre, giovane e bella, che certamente non l’ha sposato per amore, l’abbia fatto uccidere. I motivi secondo lei starebbero nel testamento del padre, con cui peraltro non aveva quasi più rapporti.

Penelope crede poco all’omicidio, nulla sembra raccontare di un assassinio, ma accetta il lavoro che Marina le ha proposto per incriminare la vedova. Inizia in questo modo una storia complicata, colma di personaggi loschi e molto potenti, in grado di cambiare le vite di molti.

Un romanzo dalla narrazione tesa sino all’ultima pagina, e i protagonisti hanno qualcosa in comune, compresa Penelope: il rancore, per l’appunto. Quel rancore che fa da titolo al romanzo, e via via, pagina dopo pagina, si comprende il perché

Carofiglio si è cimentato nuovamente con una voce femminile, e l’ha fatto molto bene: Penelope è una donna complessa, le esperienze della vita l’hanno segnata sino a portarla alla pura diffidenza verso il prossimo, aprirsi non è facile, ma nemmeno impossibile.

Gianrico Carofiglio

Rancore

Einaudi

Pagine: 238

Prezzo: 18,50 euro

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