Senza disturbare i tulipani

Alberto ha settantacinque anni, è pensionato e vedovo, e a parte il pianoforte in casa, l’unica cosa che gli è rimasta dell’amatissima moglie è il gatto. O meglio, era il gatto. Che una volta deceduto Alberto porta in un cassonetto, e lì davanti parla con la moglie, anche se sembra parlare da solo. Almeno così pensa Margherita, l’adolescente che vive nel suo palazzo e che lo vede dalla finestra. Ma Margherita non è una ragazza qualunque, è molto gentile, educata, gestisce con un’amica la cabina telefonica delle storie, e soprattutto prova una grande simpatia per quell’anziano che tutto ad un tratto, per non stare sul divano tutto il giorno, decide di fare il rider. Continua a leggere