Esordio letterario riuscitissimo quello di Jacopo Epifani, avvocato di Ceglie Messapica, che con Morellini Editore ha pubblicato Debito di coscienza.
In un immaginario capoluogo della Valle d’ Itria nella Murgia Meridionale, in Puglia, chiamato Roccaditria, è ambientato questo giallo che inizia con la sparizione di don Vincenzo Serio, oramai anziano rampollo di una prestigiosa famiglia locale.
Don Vincenzo è vedovo, ha una figlia, una sorella, e un nipote, e una domestica dell’est di cui si è evidentemente infatuato. Tanto che in famiglia tutti credono che si sia rovinato per farle regali e darle molto, troppo denaro, cadendo così nella rete dell’usura.
Ma Vincenzo è ancora vivo? O è morto? E se è morto, l’hanno ammazzato o si è suicidato?
L’unica cosa certa è che dopo una visita dal barbiere, l’uomo è scomparso nel nulla.
A cercare di dare una spiegazione a questo mistero l’autore ci presenta tre investigatori: il pubblico ministero Calò, il maresciallo Volpe e la vicebrigadiere D’Atena, che non senza problemi di reticenza cercano di affrontare la criminalità locale districandosi tra fattucchiere, lettere anonime, cavilli legali, tradimenti professionali, imboscate notturne, inseguimenti e incendi dolosi.
Debito di coscienza è decisamente un giallo avvincente.
Jacopo Epifani
Debito di coscienza
Morellini Editore
Pagine: 313
Prezzo: 20,00 euro