Io ti porterei di Nicola Mariuccini ( Castelvecchi ) è un romanzo che accende la scintilla della memoria, di un tempo, un’epoca, ma anche mettere in discussione il concetto di famiglia e indipendenza.
La protagonista, Liboria, rappresenta l’urgenza di libertà di una donna che non vuole cedere né ai figli né alle convenzioni di una società soffocante come quella dell’Italia anni Quaranta.
Mariuccini non dipinge solo la storia personale di Liboria, ma intreccia questa vicenda con il racconto di un’intera nazione in fermento, in lotta tra i rimasugli del fascismo e il desiderio di una nuova Italia.
Il romanzo si sviluppa su due generazioni, in un confronto serrato tra padre e figlio che, scorrendo le pagine, riescono a scoprire insieme una figura femminile complessa, rivoluzionaria per l’epoca, forse più avanti dei tempi e delle persone che la circondavano.
La figura di Nilde emerge così, ribelle e determinata a rompere i limiti che la società le impone: un esempio di lotta per affrancarsi, in cui ogni scelta è un atto di resistenza contro il giudizio altrui.
Nella trama, l’incontro tra passato e presente diventa inevitabile. Padre e figlio, attraverso i racconti sulla nonna, ripercorrono le difficoltà di quegli anni e si ritrovano a rivalutare, quasi con ammirazione, i sacrifici e le ribellioni di Liboria, riconoscendone il peso anche sulle loro vite. Questo viaggio non è solo una scoperta, ma un modo per fare pace con le proprie radici, per dare senso alle proprie lotte interiori e per trovare la propria identità in un’epoca dove non c’è più tempo per guardarsi indietro.
La scrittura di Mariuccini è potente e intima: porta il lettore ad affondare nei ricordi, a sentire il peso della storia che non lascia scampo, e che, volenti o nolenti, segna chi siamo oggi.
Nicola Mariuccini
Io ti porterei
Castelvecchi
Pagine>: 129
Prezzo: 17,50 euro