L’imperfetta meraviglia della vita.

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La stagione estiva ha oramai dichiaratamente lasciato il passo all’autunno, il sole ha fatto spazio alla pioggia, le temperature si sono abbassate. Chi ha più voglia di mangiare il gelato? Sicuramente Milena Migliari, l’ultima creatura nata dalla penna di Andrea De Carlo protagonista de L’imperfetta meraviglia,che non è solo il titolo dell’ultimo romanzo dello scrittore milanese ma anche il nome della gelateria di Milena Migliari. Per essere precisi il negozio di chiama La Merveille Imparfaite, trovandosi nel sud della Francia.

Milena non ama mangiare il gelato, ama realizzarlo, ama scegliere con cura le materie prime di stagione ( in proposito le descrizioni dei gusti sono splendide, specie quella del frutto del caco), provare ricette, riprovarle ancora, cambiarle anche se sono già buone così, adora sperimentare e sperimentare, ancora e ancora. Il gelato è la sua passione, la gelateria il suo piccolo regno.

Nello stesso periodo, nella medesima regione di Provence -Alpes- Cote d’Azur, è in programma un concerto della band inglese Bebonkers, il cui leader si chiama Nick Cruickshank, proprietario di una grande villa e in procinto di sposarsi per la terza volta, con Aileen, giovane e intraprendente donna. Continua a leggere



Presente e passato. Turchia e Inghilterra. Spiritualità e legami. Tre figlie di Eva.

Ha appena inaugurato BookCity 2016, la kermesse dedicata ai libri che oramai da qualche anno invade Milano con grande successo: lei è Elif Shafak, autrice di bestseller  come La bastarda di Istanbul, che si è presentata nel capoluogo meneghino con il suo ultimo romanzo, Tre figlie di Eva ( Rizzoli), la storia di Nazperi Nalbantoglu, detta Peri. La narrazione si svolge su due piani temporali: tra il 2016, in cui incontriamo Peri nel suo paese natale, la Turchia, sposata e con tre figli, e l’inizio del nuovo millennio, quando frequentava l’Università di Oxford, in Inghilterra.tre-figlie-di-eva

Peri si sta recando ad una cena in compagnia della figlia, quando ad un tratto viene rapinata; decide di reagire, i ladri scappano ma subito dopo viene assalita da un uomo che aveva assistito alla scena. Quando grazie ad un mix fatto di scaltrezza e fortuna Peri riesce ad uscire indenne da tutto questo, si rende conto che dal suo portafogli è caduta una vecchia fotografia risalente al periodo dei suoi studi inglesi: al centro, lei e altre due ragazze: Shirin, bella iraniana atea, e Mona, americana musulmana di origini egiziane per cui invece la religione aveva importanza fondamentale. Tra loro anche un uomo, Azur, l’insegnante di filosofia  che riusciva a catturare l’attenzione di tutti nel campus, nel bene e nel male, con il suo corso su Dio. Continua a leggere



Le storie e i silenzi dei personaggi di Edward Hopper.

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Per gli amanti dei libri e dell’arte, Michele Mozzati, autore teatrale, da quarant’anni  noto  per il duo di cui fa parte, Gino&Michele ( con Luigi Vignali), ha scritto un delizioso volumetto : Luce con muri. Storie da Edward Hopper ( Skira), proponendo  dieci dipinti del pittore statunitense ( 1882-1967) che ha avuto la capacità di riportare su tela vita e solitudine dell’America contemporanea, in maniera così suggestiva e potente da creare in chi osserva i suoi quadri la voglia di entrarci dentro e prendere parte alla scena.

Certamente è quello che è accaduto a Mozzati, che ha scritto per ogni opera un breve racconto, immaginandosi  le storie dei personaggi rappresentati: quello che è accaduto, quello che sta accadendo e  che potrebbe accadere. Continua a leggere



Per fare una rivoluzione il primo passo è tirar fuori le mani dalle tasche.

Don Milani diceva : A che cosa sarà servito avere le mani pulite, se le abbiamo tenute in tasca?una-rivoluzione-sentimentale

Questa frase è presente, più volte, nel romanzo dell’autrice napoletana Viola Ardone intitolato Una rivoluzione sentimentale ( pubblicato da Salani). Il punto è proprio che per fare una rivoluzione bisogna innanzitutto muoversi. Questo lo sa anche la protagonista del libro, Zelda Desiderato, una bella ragazza dai ricci biondi che fa muovere ogni volta che scende dalla sua vespa bianca e si toglie il casco. Zelda è di buona famiglia, la incontriamo che ha appena lasciato il suo impiego di ricercatrice universitaria per accettare una cattedra  in un liceo scientifico di Scogliano, periferia di Napoli e centro della Terra dei fuochi.

Per Zelda, aspirante scrittrice di buona famiglia, che vive sola in un appart Continua a leggere



Un viaggio nei ricordi nel giardino perduto di Elizabeth Von Arnim.

Mary Annette Beauchamp è un nome che forse a molti non suona familiare. Ben più familiare è lo pseudonimo di questa romanziera britannica ( nata in Australia), vissuta tra la fine dell’ ‘800 e la prima metà del ‘900: Elizabeth Von Arnim.

Il cognome preso dalla scrittrice era quello del marito, il conte tedesco Henning il-giardino-perdutoAugust von Arnim-Schlagenthin, sposato nel 1891 e con il quale visse prima a Berlino e poi nella sua tenuta in Pomerania.

La coppia ebbe cinque figli, ma nel 1908 Elizabeth tornò a Londra, il rapporto col marito era oramai deteriorato e lui morì, due anni più tardi, dopo essere stato incarcerato per truffa e pieno di debiti.

Nel 1898 venne pubblicato il primo libro della Von Arnim, Il giardino di Elizabeth. Il successo fu incredibile, e solo nel primo anno il volume venne ristampato undici volte dall’Editore MacMillan.

 Nel 1900 uscì un nuovo racconto: Il giardino perduto, che prima di finire nel dimenticatoio  venne pubblicato a Boston in un’edizione di lusso, e contemporaneamente a New York, in una rivista, col titolo The Pilous Pilgrimage ( Il pio pellegrinaggio). Continua a leggere



Acronimi e disegni per arrivare al nome di un assassino. Chi è Claire Moren?

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Un romanzo singolare e  imprevedibile: è  Ieri ha chiamato Clarie Moren di Giuseppe Aloe ( pubblicato da Giulio Perrone Editore ). Sarà che all’inizio a parlare è Enea, importatore di arance che in un lungo viaggio da Troia verso Roma porta sulle spalle il padre Anchise per poi rendersi conto che costui è morto, sarà perché per buona parte del romanzo non si riesce a dare una spiegazione al titolo, ma la verità è che dopo un primo straniamento tutto diviene più chiaro, la storia prende forma e porta curiosità.

Si scopre che il personaggio principale in verità non si chiama Enea, non sapremo mai il suo nome, tranne la sua iniziale, S. Continua a leggere



Lo straordinario viaggio di Nujeen. Quando sorridere porta alla vita.

nujeen-Era la prima volta che vedevo il mare. La prima volta per tutto: viaggiare in aereo, in treno, separarmi di miei genitori, stare in albergo, e adesso andare in barca! – Sembrerebbe l’inizio di una meravigliosa avventura, qualcosa di entusiasmante da affrontare. Ebbene, non è esattamente così.

Queste parole sono parte della prima pagina di Lo straordinario viaggio di Nujeen, biografia di Nujeen Mustafa, sedicenne siriana  nata con una grave paralisi cerebrale che la costringe a vivere su una sedia a rotelle, e della sua fuga verso la Germania, attraverso la Turchia, la Grecia, la Macedonia, la Serbia, la Croazia, la Slovenia e l’Austria. Continua a leggere



Intrighi, tradimenti e omicidi a San Diego. E’ l’Ora dei gentiluomini.

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Uscito negli Stati Uniti nel 2009 col titolo di The Gentlemen Hour e oggi tradotto e pubblicato in Italia da Einaudi , L’ora dei gentiluomini dell’americano Don Winslow  è il seguito di La pattuglia dell’alba ( pubblicato nel 2010 sempre da Einaudi), e secondo romanzo che vede come protagonista l’investigatore privato ( ed ex poliziotto) Boone Daniels.

Da leggere tutto d’un fiato, come succede spesso con i libri di Don Winslow, la storia è ambientata a San Diego, per l’occasione teatro di sangue, tra malavita e omicidi, e non mancano i collegamenti con i cartelli messicani della droga.

In primo piano  Pacific Beach e l’oceano, con le sue onde e i suoi surfisti, gruppi di persone che si conoscono da una vita, amici che si proteggono a vicenda.

Boone, Dave, Hang, Johnny e Tide sono sempre stati quelli della Pattuglia dell’alba, i primi al sorgere del sole a mettere piede in acqua con le loro tavole. Ma all’improvviso l’equilibrio tra loro viene spezzato, e Daniels si ritrova a passare all’Ora dei Gentiluomini, quella tra le 8.30 e le 9 del mattino, costituita per lo più da ex poliziotti, professionisti e imprenditori. Continua a leggere



Una pasticciera in fuga dalla grande città. O da un piccolo paese?

Ricettario amoroso di una pasticciera in fugaPasta frolla,  burro, zucchero, mele e un po’ di romanticismo sono gli ingredienti di Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga, romanzo di Luise Miller, americana che nella vita è veramente una pasticciera. E una scrittrice, ovviamente.

Il libro, pubblicato da Sonzogno, inizia con un incendio all’esclusivo Emerson Club di Boston. Causa delle fiamme è il dolce flambé della pasticciera Olivia Rawlings, che lei stessa ha fatto cadere, rovinando così non solo la sala in cui si stavano festeggiando i centocinquant’anni del circolo, ma anche la sua carriera.

In quel momento Olivia decide di scappare dalla città per rifugiarsi a Guthrie, sperduto paesino nel Vermont, a casa dell’amica Hannah. Continua a leggere



Il Capitano Sully e il volo 1549. Cinque minuti per salvare più di cento persone.

Cinque minuti e otto secondi. Pochissimo tempo, che può diventare un’eternità quando ti ritrovi a cercare di salvare la vita a centocinquantacinque persone.sullenberger

Il libro che vado a raccontare è quello di Chelsey B. Sullenberger, anche noto come Sully, il comandante dell’Airbus A320 che il 15 gennaio di sette anni fa è riuscito a far tornare a casa sani e salvi tutti i passeggeri e l’intero equipaggio decidendo per un ammaraggio d’emergenza sull’Hudson, il fiume che attraversa la città di New York.

A mettere nero su bianco ciò che è accaduto quel giorno è stato lo stesso Sully con il giornalista  del Wall Street Journal  Jeffrey Zaslow  in un libro che porta come titolo proprio il suo soprannome. Pubblicato da Harper Collins ( in Italia uscirà il 3 novembre con traduzione di Francesco Mezzanotte), il romanzo riporta sì ciò che avvenne il 15 gennaio 2009 cinque minuti dopo le 15.25, ma c’è di più. Continua a leggere