Saremmo arrivati sulla luna senza le ragazze raccontate da Margot Lee Shetterly?

E’ il 1943 quando sulle pagine del Daily Mail appare un annuncio di ricerca di personale.

Gli impiegati di sesso maschile della NASA ( allora NACA) sono infatti impegnati in guerra, perciò l’industria aeronautica è alla ricerca di ragazze in grado di svolgere compiti di calcolatrici, assistenti tecniche e matematiche.

Pochi lo sanno, ma se John Glenn ha orbitato intorno alla terra e Armstrong ha messo piede sulla luna il merito va anche ad alcune delle ragazze che nel 1943 hanno risposto all’annuncio e hanno trovato lavoro, iniziato come temporaneo in attesa della fine della guerra. Donne afroamericane, per l’esattezza. Le donne che Margot Lee Shetterly ha raccontato nel suo libro  Il diritto di contare ( Hidden Figures il titolo originale), uscito in Italia grazie alla Casa editrice Harper Collins, che ha dato poi vita  all’omonimo film di successo di Theodore Melfi  interpretato da Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner e Kirsten Dunst ( in uscita in Italia l’8 marzo, giorno della Festa della donna).

La Shetterly ha portato avanti un’incredibile ricerca riguardo alla storia di Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnsn e Christine Darden, che hanno lasciato il lavoro da insegnanti, la famiglia e tutto ciò che è sempre stato il loro mondo per trasferirsi a Hampton, in Virginia, ed entrare nel Langley Memorial Aeronautical Laboratory. Continua a leggere

Tadeusz Pankiewicz e l’importanza della sua farmacia nel ghetto di Cracovia.

(…) C’era gioia e disperazione: alcuni si rallegravano di essere scampati,altri erano impietriti dal dolore per la perdita dei loro cari che non sarebbero più tornati. Il rimorso tormentava chi era ancora lì (…) . Questo passo si trova in un libro che andrebbe letto e riletto, per la testimonianza, l’importanza  del messaggio e la grazia con cui arriva. 

Sembrerebbe un controsenso, perché questo testo, Il farmacista del ghetto di Cracovia, scritto dallo stesso farmacista, Tadeusz Pankiewicz, con una prima edizione del 1947 tagliata dalla censura, e poi con due successive, più complete, parla di nazismo e morte. Ma c’è davvero una gentilezza nei racconti e nelle descrizioni, nonostante il terrore che il nazismo ha portato, in questo caso, come ci dice il titolo del volume che ritroviamo pubblicato da Utet con prefazione dello storico Marcello Pezzetti, a Cracovia, in Polonia. 
 
La storia di Pankiewicz, morto nel 1993, ha dell’incredibile: quando in un quartiere di Cracovia, nel 1943, viene creato il ghetto ebraico, il farmacista ne diventa suo malgrado abitante. Non è ebreo, ma ha il suo esercizio lì, in quella piazza che è appena diventata il centro del ghetto, e lì decide di rimanere, lavorando ogni giorno con le sue tre collaboratrici, Irena Drozdzikowska, Helena Krywaniuk e Aurelia Danek-Czortowa, a cui ha dedicato il suo libro. 

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Una giornata nella Milano di Gadda.

Una giornata divisa in cinque atti: mattino, mezzogiorno- il pranzo, pomeriggio, sera e notte. Così Lucia Lo Marco ha raccontato la Milano vista da Gadda, attraverso un libro edito Giulio Perrone Editore e intitolato La <svergolata > Milano di Carlo Emilio Gadda.

Un rapporto di odio e amore, quello tra Gadda ( 1893- 1973) e la città che gli ha dato i natali, dalla quale è scappato e poi tornato, ritrovando la sua bellezza.

La Milano di Gadda, quella dei primi del ‘900, è frenetica, mostra la sua faccia più bella nascondendo quella di cui si vergogna. Una città che nonostante i cambiamenti naturali del tempo e della società, è rimasta in qualche modo e sotto certi aspetti, se stessa. Continua a leggere

Anversa, Londra, la prima guerra mondiale e il venditore di diamanti.

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Esther Singer Kreitman ( 1891- 1954),nata in Polonia e sorella di Israel e Isaac, ha avuto meno successo dei fratelli come scrittrice, suo malgrado: costretta a distruggere i suoi scritti e ad un matrimonio combinato, lasciò il suo paese nel 1913 insieme al marito, un tagliatore di diamanti,  per andare a vivere ad Anversa, sino alla prima guerra mondiale, che costrinse lei e la sua famiglia a trasferirsi nuovamente, a Londra.

Dicevamo che ebbe meno fortuna come autrice rispetto ad Israel e Isaac, ma fu una grande penna, e la sua passione per la scrittura la riportò ai romanzi,  molti dei quali scritti in Yiddish.  Nel  1944 pubblicò L’uomo che vendeva diamanti, libro oggi ripreso e ripubblicato da Bollati Boringhieri.

La storia narra di Gedaliah Berman, ricco mercante di diamanti di Anversa, un uomo con un incredibile senso degli affari che è riuscito a farsi una buona posizione sociale con le proprie forze e nonostante le sue povere origini. Continua a leggere

I secolo breve e i suoi giorni più lunghi.

La storia è fatta di attimi, la storia si crea mentre stiamo vivendo e non ci accorgiamo che una serie di eventi capitano nello stesso giorno, nello stesso momentoDa una parte all’altra del mondo vengono prese decisioni politiche, nascono e finiscono guerre, le persone muoiono, scrittori e musicisti danno vita a qualcosa, e nell’istante in cui lo fanno non sanno che quel qualcosa nel tempo verrà ritenuto un capolavoro. In un secolo succede tanto.

Andrea Coccia, giornalista, è riuscito nell’impresa non facile di raccontare il ‘900 in un Ebook intitolato I giorni più lunghi del secolo breve ( Informant ). Il 1900 è noto come “Il secolo breve” per via dell’omonimo  saggio del Britannico Eric Hobsbawn, che lo ha racchiuso tra il 1914 e il 1991 per spiegare come mai le cose siano andate come sono andate. Nel corso del ‘900 il mondo si è trasformato in maniera unica, e Coccia ha voluto raccontarlo  in maniera del tutto originale, attraverso il recupero di biografie perdute, giornali e video d’epoca, arrivando a portare il lettore attraverso i continenti, dove nello stesso preciso istante sono accaduti fatti che hanno cambiato tutto, personaggi oggi universalmente noti  hanno preso inconsapevolmente o consapevolmente decisioni che hanno fatto la storia. Continua a leggere

Affascinante e contraddittorio. Re Davide raccontato da Geraldine Brooks.

 

Nel Tanak ( l’insieme di Torah, Neviim e Ketuvim),conosciuto anche come Bibbia Ebraica, viene riportata in maniera piuttosto dettagliata la storia di Davide, Re D’Israele nel X Secolo a .C. . Questa stessa storia è stata raccontata da Geraldine Brooks, giornalista ( corrispondente di guerra per New York Times, Wall Street Journal e Washington Post ) nata in Australia  e oggi residente negli Stati Uniti, in Virginia.  Vincitrice del Premio Pulitzer nel 2006 grazie al libro L’Idealista, pubblicato in Italia da Neri Pozza, è tornata con un romanzo, edito dalla stessa Casa Editrice, intitolato L’armonia segreta.larmonia-segreta

L’armonia segreta racconta, appunto, la vita di Davide, una delle figure più contraddittorie della storia: adorato da molti, generoso, amante di musica e poesia, talento artistico, era al contempo grande guerriero, statista capace delle peggiori crudeltà senza guardare in faccia nessuno, uomo o donna che fosse, nemmeno i suoi stessi familiari. Ripudiato dal padre, sin da giovane Davide fece vedere  le sue potenzialità, sfoggiando un temperamento carismatico, uccidendo un uomo apparentemente molto più forte di lui, Golia, e guidando i suoi uomini verso incredibili vittorie con il motto – Qualunque cosa sia necessaria-. Continua a leggere

La fantascienza di Philip Dick raccontata da Carrère.

Io sono vivo voi siete morti

Era il 1993 quando lo scrittore francese Emmanuel Carrère decise di scrivere la biografia di uno dei più noti autori di libri di fantascienza, lo statunitense Philip Dick, intitolandola Io sono vivo, voi siete morti. Il libro, già tradotto poco tempo dopo la sua uscita  in Italia ma con poco successo, è stato riproposto nel 2016 da Adelphi. La decisione, presa anche grazie al grande successo di Limonov,  altra biografia ad opera di Carrère in cui ha descritto, confrontandolo a se stesso, il poeta Eduard Limonov, si è rivelata vincente.

Chi conosce Carrère sa quanto nel raccontare le vite altrui ci sia l’idea di dialogare con i soggetti, di rispecchiarsi in loro. Ed è per questo che un libro come Io sono vivo, voi siete morti ( tradotto da Federica e Lorenza Di Lella) più di un ritratto risulta un romanzo vero e proprio, in cui l’autore entra nella vita del suo personaggio, nei suoi libri, nelle sue storie.  Continua a leggere

Tra nazismo e fascismo. Due vite e due menti lontane. Ma non per il destino.

Franz e Dora vivono in Finlandia, in un posto isolato, con la compagnia del vento e dei sassi che l’erosione trasforma nel tempo e che diventano perfetti quando si trovano tra le mani di Dora, che li raccoglie per farne delle sculture.

Questo è l’inizio di Sassi vivi,  un breve romanzo molto particolare che racconta uno spaccato di storia importante, scritto dalla bolzanina Anna Rottensteiner e pubblicato da Keller Editore.  SASSI VIVI

Un inizio straniante, per qualche pagina non si comprende dove l’autrice voglia andare con la sua penna. Ma quando la storia, raccontata in prima persona da Franz, entra nel vivo grazie ai flashback, diventa tutto più chiaro, ed estremamente affascinante.

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