Tra cultura, libri, bellezza e bugie è ambientato il romanzo di Alexandra Lapierre intitolato Belle Greene. Una storia vera e sconvolgente, quella dell’affascinante e anticonformista Belle, che per tutta la vita ha mentito sulle sue origini.
L’autrice ha impiegato tre anni per scrivere questa biografia pubblicata in Italia da e/o.
New York, primi novecento: Belle Greene è una ragazza da sempre appassionata di libri, assetata di sapere, ed è bella, tanto da far girare la testa a tutti gli uomini. La sua pelle ambrata però nasconde un segreto, lei non è bianca, ma afroamericana, figlia di un uomo intelligente e in gamba, per di più attivista nero. E il suo cognome era Greener, non Greene. Quando abbandonò la famiglia la moglie e i figli decisero di cambiare nome e staccarsi completamente da ciò che sono sempre stati. Perché? Il motivo va cercato nella storia, quando con la schiavitù negli Stati Uniti i padroni bianchi abusavano delle loro schiave, dando così vita a figli che spesso perdevano il colore scuro, e in tutto e per tutto sembravano bianchi.
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