Amami come nei film

Un libro per gli amanti del cinema e delle storie d’amore, quello di Owen Nicholls intitolato Amami come nei film e pubblicato da Sperling&Kupfer.

Colmo di citazioni cinematografiche e descrizioni di scene dei classici del grande schermo ( e non poteva essere diversamente, visto che l’autore inglese è sceneggiatore), il romanzo parla di Nick, che lavora in un cinema come proiezionista, e di Ellie, la ragazza che l’ha stregato la sera delle elezioni di Obama nel 2008, la donna di cui si è innamorato ed è stato ricambiato per quattro anni, con la quale ha vissuto fino a quando lei, un giorno se ne è andata. Continua a leggere



L’arte di legare le persone

Ci sono vite che sono romanzi. Bisogna solo scriverle, portarle sulla carta. Questo ha fatto Paolo Milone, psichiatra genovese che ha lavorato in un Centro di studio mentale e poi in un reparto di Psichiatria d’urgenza, che ha da poco pubblicato con Einaudi L’arte di legare le persone.

L’arte di legare le persone è appunto la vita di Milone, raccontata attraverso i suoi pazienti, un libro senza sequenza temporale, una narrazione tramite frasi brevi, concise, che trasmettono tutta la gravità di un lavoro come quello dello psichiatra, che quotidianamente si rapporta con i problemi della gente e non sempre riesce a salvare chi proprio non ce la fa più. Con dosi d’ironia necessaria, l’autore racconta di come il suo mestiere lo tenesse occupato ventiquattro ore al giorno, tra visite, TSO, telefonate. E quando aveva un giorno libero, Milone aveva tempo di ascoltare i problemi dei suoi amici.

Un lavoro, una vita. Continua a leggere



Che cosa c’è da ridere

Cosa c’è da ridere quando ti tolgono la libertà, ogni diritto, quando ti additano come il male del mondo e ti buttano in un campo di concentramento? Nulla, verrebbe da dire. Veramente nulla.

Le risate in situazioni critiche e terribili possono essere interpretate in due maniere: come mancanza di rispetto la prima, come arma di difesa la seconda.

E’ sull’approccio alla risata in tempi di guerra che prende vita l’ultimo romanzo di Federico Baccomo intitolato Che cosa c’è da ridere ( Mondadori), così, senza un punto interrogativo: un titolo che cattura l’attenzione proprio per quella mancanza. Ma quella mancanza di interrogativi viene compresa appieno, durante la lettura di questa storia unica, il cui protagonista è l’ebreo Erich Adelman.

Erich è un ragazzino quando lo conosciamo, vive a Berlno negli anni ’30, ha solo suo padre, che non perde occasione per dirgli quanto avrebbe preferito vedere morire lui invece di sua madre, deceduta durante il parto. Continua a leggere



Una vita di giorni impossibili

Una vita di giorni impossibili di Tabitha Bird ( Biplane Edizioni) è un romanzo poetico, che ci mette davanti alle differenti età della vita, alla ricerca di un perdono verso sé stessi, della comprensione di quanto ci è accaduto e di come andare avanti.

Qui siamo nel Queensland, Australia,  la protagonista è Willa. Ci imbattiamo subito in una Willa novantatreenne, con tanto di badante e sempre innamorata degli stivali, le sue calzature preferite sin da quando era bambina. Da qui  si alternano le età di Willa: quella di 93 anni appunto, quella di 34, la Willa di mezzo, e la Willa di 8 anni. Entriamo così in contatto con la sua vita, a partire dalla sua famiglia, composta dalla madre, da un padre violento e dalla sorellina Lottie, alla quale ha sempre raccontato storie magiche e fantastiche, stivali di gomma per volare via,  come forma di sopravvivenza, per superare una realtà troppo difficile. Continua a leggere



Lascia parlare il vento

Ignazio è un ragazzo sardo convertito all’islam, combattente dell’Isis traferitosi in Siria per il suo nuovo credo, e tornato in Italia come foreign fighter con in mente un attentato.

Augustin è invece catalano, è un artista deluso da tutto ciò in cui ha sempre creduto e che vuole cimentarsi in un’imponente opera ispirata al Grande vetro di Marcel Duchamp, con la quale pensa, è convinto, di poter contribuire in prima persona ad un epocale cambiamento alla storia dell’arte.

Infine c’è Lupo, un ragazzino di tredici anni che improvvisamente smette di parlare, creando incredulità e sofferenza ai suoi genitori. Continua a leggere



Fiore di roccia

Quando si parla di guerre si parla sempre di uomini. Di chi abbandona la propria casa, moglie e figli  per andare a combattere in nome del proprio paese.

La  verità però  è che in tempo di guerra le donne hanno avuto, hanno sempre un ruolo importante. Ma molto spesso questo ruolo non viene riportato, o viene dimenticato rapidamente. I

laria Tuti nel suo ultimo romanzo Fiore di roccia ( Longanesi), narra proprio una di queste storie: quella delle portatrici carniche, che durante la Grande Guerra sono diventate soldati tanto quanto i loro compagni, al fianco degli alpini.

Schiene, gambe e mani segnate dalla fatica, dal peso delle gerle colme di viveri e munizioni da portare sino alle trincee , le portatrici vennero chiamate dal Comando in difficoltà. Continua a leggere



Get dirty

Dalla scrittrice di romanzi young adult Gretchen McNeil è nato Get dirty ( DeA Planeta ), un romanzo per giovani lettori appassionati di brividi e genere thriller con quel pizzico di visione tutta giovanile sul mondo.

In Get dirty ci troviamo davanti a due omicidi che hanno scosso tutto il prestigioso liceo privato Bishop DuMaine. Siamo in California, in un luogo dove tutto sembra perfetto, appare senza ombre, ma ovviamente non è così. Continua a leggere



Merci, Monsieur Dior

Il mondo descritto  da Agnès Gabriel in Merci, Monsieur Dior ( Giunti) è speciale, un mondo in cui tutto è possibile, come in una fiaba in cui non possono mancare episodi negativi, momenti difficili, che però si risolvono, perché se si agisce nel rispetto degli altri non può cha andare così.

Francia, 1946: la giovane Célestine lascia la Normandia dove il suo futuro sarebbe stato tutt’altro che splendente per andare a Parigi, dove viene accolta nella piccola e umile casa dell’amica d’infanzia Marie, cameriera con l’insana abitudine di innamorarsi di ogni uomo con cui esce, pensando sempre che si tratti del principe azzurro, soffrendo ogni volta che viene abbandonata. Continua a leggere



Il nostro albero familiare

Mai come quest’anno il significato di “famiglia” ha acquisito importanza: una pandemia ci ha messo nelle condizioni di doverci allontanare fisicamente dagli affetti, ma questo ci ha resi più vicini col cuore. Scoprire o riscoprire la propria famiglia è sempre importante, conoscere le nostre radici ci rende ancora più unici di quanto già non siamo. A questo proposito in libreria ( e sulle piattaforme online per www.familium.it) si può trovare un libro non da leggere, ma da scrivere: Il nostro albero familiare di Monika Koprivova, tradotto in Italia da Monia Camuglia;  un libro illustrato, un albero genealogico da comporre per… Continua a leggere


Donnafugata

Donnafugata è un luogo vicino a Ragusa, nella campagna, tra muri a secco e carrubi, ed è anche un casato tra i più antichi di Ibla.

Alla testa del casato c’è il Barone Corrado Arezzo De Spucches, che viene raccontato, insieme alla sua famiglia, dai genitori alla balia Annetta sino alla figlia e alle nipoti, da Costanza DiQuattro nel libro intitolato proprio Donnafugata ( Baldini+Castoldi). Continua a leggere