Da qualche parte starò fermo ad aspettare te

Giulia vive la vita e le persone attraverso i colori, Diego colleziona parole. Potrebbero completarsi a viicenda. Ma la vita, si sa, non scivola mai liscia, e così è anche nel romanzo di Lorenza Stroppa Da qualche parte starò fermo ad aspettare te ( Mondadori), che racconta due figure, quelle di un uomo e una donna, Diego e Giulia, che si incontrano, cercano di ignorarsi ma non ce la fanno.

Giulia è un’artista, lavora con i colori, dipinge. Diego lavora per una casa editrice, è un editor che ha a che fare con le bizzarrie degli scrittori, che ama e odia le parole.

I due vivono a Venezia, la città che non ha eguali. Tutto ha inizio quando Diego trova per caso l’agenda di Giulia e lui, che non ha mai pensato di mettere la testa a posto, come si dice, di fidanzarsi, sposarsi e formare una famiglia, rimane attratto da quanto ci trova dentro: parole, appunti, la vita di una donna che chiaramente non è una mondana, ma che da subito gli appare come una creatura affascinante. Continua a leggere