Tutto questo, almeno, non succede a Jan, personaggio de Il coniglio bianco, romanzo di Nino Treusch pubblicato da DeA.
Jan ha trentasette anni, è sposato, ha due figli e un’ottima carriera, che pensa di poter migliorare ulteriormente accettando un lavoro per un colosso internazionale della telefonia mobile. La posizione che andrà a ricoprire richiede il trasferimento da Milano alla Germania, a Monaco. Così, quando Jan inizia il nuovo impiego decide di trasferirsi momentaneamente senza la famiglia, per avere modo di ambientarsi e trovare una sistemazione per tutti. Inizialmente si sistemerà in casa del suo migliore amico Andreas e della moglie Ulrike.
Eppure il primo impegno di Jan vede lo smantellamento della sede di Bangalore, la Silicon Valley indiana. E non passa molto tempo per lui per rendersi conto che dietro a certi movimenti della società per cui lavora ci siano losche motivazioni. Sicuramente ci sono dei segreti, e non sono piccoli.
Quando Jan capisce di aver ragione prova a comprendere cosa stia succedendo, senza rendersi conto, non subito almeno, di essersi messo in un grosso guaio, molto più grande di lui. Tanto da trovare la morte.
Da qui Il coniglio bianco ( il senso del titolo si rifà ad una scena iniziale del romanzo ma si comprende appieno via via, pagina dopo pagina) diventa un drammatico thriller pieno di colpi di scena, in cui non tutto, e soprattutto non tutti, sono quello che sembrano.
Fino a che punto ci si può spingere per avere successo e arricchirsi? Fin dove si può arrivare, senza guardare in faccia nessuno?
Tra i governi cinese e tedesco, tra viaggi in Italia, Shangai, Monaco e per concludere Cartagena, Andreas , Ulrike e la vedova di Jan, Julia, cercheranno un senso alla morte dell’amato, e forse qualcosa di più.
Il libro di Treusch ( che da anni lavora nel mondo della telefonia mobile ) mette di fronte a verità scomode, che fanno capire quanto le persone possano essere sacrificabili.
Nino Treusch
Il coniglio bianco
De Agostini
Pagine: 373
Prezzo: 9,90 euro