Le testimonianze di sette donne, con le loro passioni e le loro aspirazioni: di questo è fatto il libro di Adriano Moraglio, L’impronta delle donne ( Rubettino editore).
Sette donne, dicevamo che hanno deciso di entrare in azienda senza ruoli di prima
Il volume, con la prefazione di Marianna Carlini, fondatrice della società di pubbliche relazioni e ufficio stampa Master Communication, racconta storie differenti tra loro, storie di donne di provenienza e culture diverse: c’è ad esempio Monica Fantoni, che dall’essere cameriera ha fondato Löwengrube, rete di locali in Italia e in Albania, c’è Edolinda Di Fonzo che è andata a lavorare in azienda col marito, e ancora Carla Bosio che oggi lavora nell’azienda alimentare Galfrè, ma che in precedenza era insegnante di lettere.
E via così, sette donne impegnate, che lavorano sodo, che sanno adattarsi alle situazioni, che hanno accettato ruoli che magari non volevano per arrivare poi con tenacia ad ottenere di più.
Non mancano, in questi racconti, quelli riguardanti la maternità, tema ancora oggi spinoso quando rapportato al mondo del lavoro, che rende la vita delle donne ancora complicata.
Ma per riuscire, nel lavoro come in ogni ambito della vita, c’è bisogno anche degli altri, non si può fare tutto da sole, e se si incontrano persone gentili, capaci e disponibili ad ascoltare, tutto diviene senza dubbio più semplice. Bisogna avere anche un pizzico di fortuna. Ancora una volta, per ogni ambito dell’esistenza.
Il libro di Moraglio mand un messaggio positivo.
Adriano Moraglio
L’impronta delle donne
Rubettino Editore
Pagine: 134
Prezzo: 14,00 euro