Uomini di poca fede

Si ritiene che ogni anno, negli Stati Uniti, centinaia di bambini muoiano per problemi di salute del tutto curabili, a causa delle scelte dei loro genitori, per lo più appartenenti a sette religiose che non riconoscono nella medicina una via di guarigione. Un fatto gravissimo, difficile da spiegare razionalmente, e quindi da combattere in qualche modo.

Su questi fatti si basa l’ultimo romanzo di Nickolas Butler Uomini di poca fede ( Marsilio), che narra la storia di Lyle Hoyde, un uomo in pensione che ama sua moglie, con la quale ha condiviso una terribile esperienza, quella della perdita di un figlio. Può capitare, non si sa perché e per come, anche se Lyle e Peg avrebbero fatto di tutto per lui. In seguito a  quell’esperienza devastante, i due coniugi avevano adottato Shiloh. Dopo un periodo di ribellione e lontananza, Shiloh era tornata dai genitori adottivi che non avevano mai smesso di amarla, e poi era nato Isaac, il bambino che Lyle adora, in tutto: se lo porta in giro per le strade che scorrono lungo il Mississippi sino al frutteto in cui da una mano ad un amico per passare quel troppo tempo libero che la pensione gli ha dato, per tenersi occupato e con questa scusa veder crescere quel magnifico bambino. Continua a leggere

Il cuore degli uomini in tre generazioni.

Un romanzo che racconta più di mezzo secolo attraverso la vita dei due personaggi principali, Nelson e Jonathan. E’ Il cuore degli uomini di Nickolas Butler ( pubblicato da Marsilio), che dal 1962 sino al 2019 e oltre ci porta nel Wisconsin, nel campo Chippewa, popolato da Scout.

Quello di Butler è un libro che parla di uomini, attraverso tre generazioni.

Dapprima conosciamo Nelson tredicenne emarginato del campo scout, che non ha un buon rapporto nemmeno col padre,  col quale non riesce a trovare un dialogo. L’unico che sembra prestargli attenzione è proprio Jonathan, che, al suo opposto è il ragazzo più popolare della scuola. Nelson suona una vecchia tromba appartenuta al nonno e questo gli procura il nome di trombettiere tra gli altri giovani, che lo deridono e lo prendono di mira ad ogni possibile occasione, giocandogli una serie di scherzi.

Ma Nelson non cede alle provocazioni, crede nell’onestà, nell’onore, e fa dell’essere scout una filosofia di vita, e dovendo scegliere tra amicizia e onore fa una scelta che segnerà la sua esistenza. Continua a leggere