Come addomesticere un umano

Dal trasportino che è una “galera mobile da deportazione”, al modo di abbindolare sino alle movenze per far comprendere la propria disapprovazione, la vita di un gatto non è sempre facile, perché quando ci si trova in una casa c’è sempre la questione dell’addomesticamento: quello dell’uomo.

Lo sa bene Barbara Capponi, in arte Babas, artista che con la casa editrice Giunti ha pubblicato Come addomesticare un umano. Continua a leggere

La libraia tascabile

Lasciare un impiego sicuro e comodo per mettersi in proprio non  è una scelta facile, ancora meno quando la volontà è quella di aprire una libreria, visti i tempi che corrono per l’editoria e il numero piuttosto esiguo di lettori. Però.

Però quando c’è una passione che non solo non scema ma suggerisce il grande passo non  si può far finta di nulla.

E così Cristina Di Canio anni fa ha deciso di aprire la sua libreria la su Scatola Lilla, a Milano. Una libreria la sua diventata famosa per le tante iniziative della libraia che ha da poco pubblicato con Giunti la sua storia, intitolata La libraia tascabile. Continua a leggere

La stazione

Scendere, scavare letteralmente sottoterra, dove accadono cose che alla luce del sole forse non potremmo immaginare. In una storia costruita minuziosamente, una trama ricca di particolari, personaggi e avvenimenti, ci troviamo in La stazione, romanzo d’esordio di Jscopo De Michelis, milanese ma da anni trasferitosi a Venezia per lavoro: è infatti Editor presso Marsilio. De Michelis ha sempre vissuto di libri dunque, ma dall’altra parte. Ora, con la casa editrice Giunti, ha pubblicato un poliziesco intrigante.

Siamo a Milano, anno 2003, Riccardo, Cardo, Mezzanotte, è un giovane ispettore con un passato importante alle spalle. Figlio del compianto Commissario Mezzanotte, Cardo non ama i compromessi, non ama le menzogne, vuole la verità e l’onestà, come vorrebbe una professione come la sua d’altronde. Ma proprio per via della sua irreprensibilità Mezzanotte è stato trasferito nella Polizia Ferroviaria della Stazione Centrale.

la Stazione di Milano, imponente, grandiosa e ogni giorno piena di persone che vanno e vengono ma solo di passaggio, è protagonista di questo romanzo. Continua a leggere

Cucinare stanca

Serviva l’ennesimo libro di cucina? Probabilmente no. Sicuramente no. Lo scrive la stessa autrice di Cucinare stanca, Manuale pratico per incapacy, Sofia Fabiani.

Sofia, perito chimico con un passato da pasticciera, ha aperto il profilo Instagram  @cucinare_stanca, colmo di ricette, riflessioni, argomenti d’attualità, e in poco tempo i followers sono cresciuti così tanto di numero che il profilo è diventato un libro, il suo primo libro, pubblicato da Giunti.

E dunque, ecco il manuale pratico per incapacy, ovvero tutti coloro che si cimentano con ricette e piatti in teoria buonissimi, succulenti, e in pratica…beh, Sofia ha notato giusto qualche errore dovuto ad un gomito appoggiato sulla bilancia mentre si pesa la farina così che una torta alla fine risulta pesante come un muretto a secco, o la frequente abitudine di cambiare qualche ingrediente perché quello scritto sulla ricetta in casa non c’è ma che vuoi che sia, il sapore sarà più o meno lo stesso. Continua a leggere

Banksy

“…una forma ibrida di graffiti animata da una nuova generazione che usa adesivi, stencil, poster e sculture per lasciare il proprio segno con ogni possibile mezzo”. Così Banksy definisce la Street Art.

E di Banksy, l’artista che con la sua assenza è il più presente al mondo, si sono occupati Stefano Antonelli e Gianluca Marziani dando vita ad uno spettacolare volume edito Giunti. La copertina riprende un’immagine universalmente conosciuta, quella ragazza con il palloncino a forma di cuore. Ma di Banksy cosa sappiamo? Come riporta l’introduzione al libro, Banksy “funziona così: gli unici fatti oggettivamente veri sono le sue opere; quanto alla sua vita risulta complicato distinguere la verità epistemologica da quella mitologica”. Continua a leggere

La stagione dei ragni

Nel 1988 a Torino avviene un episodio unico, inspiegabile: sul ponte Vittorio Emanuele I vengono avvistati dei ragni, tantissimi e grandi, distese e distese di ragnatele sul parapetto che porta alla Gran Madre.

Con questo fatto che attira migliaia di curiosi comincia il nuovo romanzo di Barbara Baraldi La stagione dei ragni ( Giunti), giallo che vede protagonista il procuratore Francesco Salviati, impegnato a risolvere un duplice omicidio. A Pian del Lot, infatti, sono stati rinvenuti due cadaveri, un uomo e una donna, che probabilmente hanno trovato la morte mentre si erano appartati nella loro auto. In realtà si tratta del terzo omicidio di questo genere, stesso modus operandi, stesse situazioni, tutti nella zona del torinese. E’ chiaro che sia in circolazione un serial killer, come lo definirebbero gli americani. E proprio un americano, un agente dell’FBI, si offre di dare una mano alle indagini. Il suo nome è Isaak Stoner, e la sua comparsa crea molte perplessità in Salviati, che non comprende la presenza del Bureau in un caso tutto italiano. Continua a leggere

Le gattoparde

Storie di famiglie che hanno vissuto glorie e disgrazie, dove gli uomini sperperano e le donne muoiono. Già, le donne delle famiglie siciliane e che li hanno vissuto tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo.

Eccole le donne, in Le Gattoparde, romanzo di Stefania Aphel Barzini pubblicato da Giunti: attraverso la voce e i diari di Agata Giovanna Piccolo, oramai anziana e sola, l’unica sopravvissuta alla grande famiglia, l’autrice ripercorre la storia di una stirpe che ha vissuto negli agi, è scappata da una Palermo travolta dal colera, ha visto sparire tutte le sue ricchezze.

Si capisce il titolo, Agata è infatti cugina di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e il suo racconto, tra amori felicità e disperazione, ha inizio con la nonna, la principessa Giovanna Filangeri di Cutò, erede di una famiglia patrizia e moglie di Lucio Mastrogiovanni Tasca secondo conte d’Almerita, un uomo dalla ricchezza inestimabile. I due hanno sette figli, due dei quali muoiono in tenera età; è Lucio a sopravvivere alla consorte, che se ne va a quarantacinque anni. Continua a leggere

Le muse nascoste

Nella storia dell’arte per secoli le donne non sono state menzionate, se non in maniera sporadica.

I grandi artisti sono sempre stati uomini, le donne erano relegate a lavori di secondo piano e non certo portate in gloria. Eppure nelle opere d’arte le donne sono presenti.

Il genere femminile è stato ritratto, come personaggio centrale o meno, ma è da sempre presente. Chi sono dunque queste donne? Ce lo svela Lauretta Colonnelli, giornalista e scrittrice, in uno splendido volume, Le muse nascoste, edito Giunti.

Da Botticelli a Tiziano, da Bernini a Matisse sino a Cézanne, Hopper e tanti altri, il libro è suddiviso per opere che raccontano signore ai più sconosciute,  dando loro la fama che meritano, certamente una dignità. Continua a leggere

Merci, Monsieur Dior

Il mondo descritto  da Agnès Gabriel in Merci, Monsieur Dior ( Giunti) è speciale, un mondo in cui tutto è possibile, come in una fiaba in cui non possono mancare episodi negativi, momenti difficili, che però si risolvono, perché se si agisce nel rispetto degli altri non può cha andare così.

Francia, 1946: la giovane Célestine lascia la Normandia dove il suo futuro sarebbe stato tutt’altro che splendente per andare a Parigi, dove viene accolta nella piccola e umile casa dell’amica d’infanzia Marie, cameriera con l’insana abitudine di innamorarsi di ogni uomo con cui esce, pensando sempre che si tratti del principe azzurro, soffrendo ogni volta che viene abbandonata. Continua a leggere

Il nido delle cicale

La vita di Mia appare perfetta. Sta con Alessio, architetto di successo che ama spostarsi di città in città per trovare sempre nuovi stimoli, vive con lui in una bella casa a Stoccarda, dopo un periodo passato a Ginevra.

Così conosciamo la protagonista di Anna Martellato in Il nido delle cicale ( Giunti). Ma ci appare anche chiaro sin dalle prime pagine che quella perfezione non era reale.

Mia non può più fidarsi di Alessio, ma il perché lo scopriremo lungo le pagine, mentre il romanzo prende forma, mentre incontriamo Mia che se ne va via per qualche giorno con la scusa di andare a trovare la madre nella grande casa di famiglia sul lago di Garda. Anche se lei con la madre non va d’accordo, anche se è una persona dal carattere impossibile e non fa nulla per nascondere i suoi più cattivi pensieri, cristallizzata nel passato, nella tragedia della morte del figlio, del fratello di Mia, Mattia, tanti anni prima. Per quella morte Vittoria, la madre, incolpa lei. E d’altronde anche lei non è mai riuscita a togliersi di dosso la sensazione di non aver fatto abbastanza, pensa che le sue azioni abbiano avuto un peso sulla scomparsa dell’amato fratello, così diverso da lei, così introverso e intelligente, così pacato. Continua a leggere