L’ Iliade cantata dalle dee

E’ arrivato da poco nelle librerie il nuovo libro di Marilù Oliva, L’Iliade cantata dalle dee, pubblicato da Solferino,.

Come sempre, per chi conosce l’autrice, la sua scrittura e il suo punto di vista rappresentano un audace ribaltamento prospettico di uno dei capisaldi della letteratura classica, l’Iliade, offrendo una narrazione epica attraverso gli occhi e le voci delle dee e delle donne protagoniste dietro le quinte della leggendaria guerra di Troia.

L’autrice trasporta i lettori nell’antica Grecia, presentando una visione alternativa della narrazione epica che siamo stati abituati a conoscer, dominata dalle gesta eroiche maschili.

Con le voci di divinità come Era, Atena e Afrodite, nonché delle figure tragiche come Cassandra e Creusa, il libro offre nuova visione sulla guerra, mettendo in luce il ruolo centrale delle donne nella storia, spesso ignorato o minimizzato.

Nero come il terrore

Dopo Nero come il sangue e Nero come l’anima arriva in libreria Nero come il terrore: Storia dell’omicidio nel Medioevo pubblicato da Solferino.  Il volume, come i precedenti, nasce dai Podcast di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi ed è un affascinante viaggio nel passato, un affresco ricco e vivido che ci trasporta nei turbolenti contesti e tra i personaggi più discussi del Medioevo. Il terzo volume della fortunata serie Storia dell’omicidio offre una ricostruzione appassionante, arricchita da dettagli inaspettati e analisi originali, che ci immerge in un’epoca segnata dal terrore dell’Apocalisse e dalla peste, ma anche da crimini neri di potere, avidità e vendetta.

In queste pagine, Lucarelli e Picozzi ci guidano attraverso quasi mille anni di storia, dal 476 d.C. fino al 1492, esplorando storie di potenti sovrani come Riccardo III e Vlad Tepes di Valacchia, quest’ultimo noto come il “figlio del Diavolo” e fonte di ispirazione per il mito di Dracula. Ma non si fermano qui: ci conducono anche nell’oscura Irlanda del Trecento, dove la figura affascinante e controversa di Alice Kyteler si intreccia con la caccia alle streghe, e ci immergono nelle intrighi politici della Firenze rinascimentale, con la congiura dei Pazzi, potenti banchieri fiorentini.

Con rigore storico e passione, gli autori ci conducono attraverso un mondo in cui si intrecciano realtà politica, ispirazione divina e mistero, senza trascurare le sfumature delle storie e delle leggende che hanno permeato quei tempi lontani.

Nero come il terrore: Storia dell’omicidio nel Medioevo è un libro affascinante che regala ai lettori una descrizione tanto cruda quanto avvincente di un’epoca a dir poco complessa.

Carlo Lucarelli – Massimo Picozzi

Nero come il terrore

Solferino

Pagine: 528

Prezzo: 20,00 euro

La guerra non torna di notte

Vincenza Alfano ha scritto un romanzo di guerra, amore, perdite, di sensazioni e sentimenti che fanno parte di chi ha visto un conflitto mondiale decidere per la vita di tutti, non per solo la propria. Il romanzo in questione è La guerra non torna di notte ( Solferino), e ha come protagonista Cenzina, orfana di padre e separata da madre e fratello per vivere con uno zio abbiente, che cerca di non farle mai mancare nulla, almeno fino a quando la povertà non arriva anche alla loro porta. Così lo zio le trova un buon partito, Pasquale,  un ragazzo che fa parte di una buona famiglia di pasticceri, un buon partito della Napoli borghese. Continua a leggere

Repetita

Repetita è stato il romanzo d’esordio di Marilù Oliva, e oggi, a quattordici anni di distanza, Solferino ha deciso di pubblicarlo nuovamente. Dinnanzi a questa storia non si può rimanere indifferenti, tanto coinvolti quanto turbati dalla figura di Lorenzo Cerè, il protagonista.

Lorenzo vive a Bologna e  ha un passato terribile, fatto di abusi e abbandoni, una vita che l’ha segnato sino all’età adulta in maniera profonda. Lorenzo è un serial killer. Ma vorrebbe smettere di uccidere le persone, anche se in un modo o nell’altro gli hanno fatto dei torti, e quindi secondo lui meritano la fine che lui gli fa fare. Con metodi atroci, sevizie studiate che si rifanno alla storia. Perché Cerè è ossessionato dalla storia, voleva diventare un insegnante, è colto e scaltro. E infatti la polizia brancola nel buio, non sa come arrivare all’assassino. Continua a leggere

I divini dell’Olimpo

Ma quanto erano capricciosi e dispettosi gli Dei dell’Olimpo?

Lo sa bene Marilù Oliva, che dopo averci raccontato L’Odissea attraverso gli occhi di Penelope, Circe e Calipso e L’Eneide di Didone, ha deciso di narrare alcuni esseri divini, abitanti del monte, attraverso passioni, amori, atti talvolta scabrosi, i loro legami con i terrestri , tramite una vastissima gamma di sentimenti.

I Divini dell’Olimpo ( Solferino), è un libro istruttivo e spassoso, e parte da Zeus: padre di tutti gli dei, non accettava un no come risposta e muoveva molti fili, con i suoi tradimenti e le avventure erotiche.

Ci sono a seguire Atena, nata dalla testa di Zeus, pronta al combattimento da quando è nata, e la frivola Afrodite, che non amava la sostanza ma molto l’apparenza di giovani ragazzi. Continua a leggere

L’Eneide di Didone

Nell’Eneide di Virgilio, nelle le imprese di Enea, dalla guerra di Troia all’arrivo sulle coste del Lazio per fondare quello che sarebbe stato il più grande Impero mai visto, compare una figura importantissima, quella di Didone.

Didone che ha conquistato una terra per il suo popolo, Didone che ha fondato Cartagine e l’ha cInta di mura, Didone regina senza Re, scaltra, astuta.

E’ su questa figura che si sofferma Marilù Oliva nel suo ultimo libro pubblicato da Solferino, L’Eneide di Didone. Dopo L’Odissea raccontata da Penelope Circe, Calipso e le altre, ecco che l’autrice racconta nuovamente imprese tutte al femminile, o meglio, fa raccontare alle donne la storia dal loro punto di vista, da loro voce. Continua a leggere

Le sultane

La scrittrice Marilù Oliva torna in libreria con un romanzo uscito per la prima volta nel 2014, ma oggi riproposto dalla casa editrice Solferino: Le sultane.

Il lettore si ritrova a Bologna, in un condominio popolare di via Damasco. Qui conosciamo le Sultane: Wilma, Mafalda e Nunzia. Sono tre ultrasettantenni, che regnano incontrastate.

Wilma è una venditrice ambulante, che porta le sue verdure e i frutti migliori alle amiche e una sofferenza indicibile per la morte del figlio Juri. Le rimane la figlia Melania, ma con lei il rapporto è difficile, la ragazza è entrata in una specie di setta, i loro dialoghi sono pieni d’ira e incomprensioni. Mafalda è invece tirchia oltre ogni limite, ricicla tutto ciò che può e accudisce, a modo suo, il marito malato di Alzheimer, sempre sotto le critiche del figlio.  Infine Nunzia, vedova, affetta da elefantiasi alle gambe,  ha un fratello alcolista mentre lei ha un evidente problema col cibo,. troppo quello che ingurgita. Continua a leggere

Biancaneve nel novecento

In un susseguirsi di piani temporali due storie sembrano destinate  a non incontrarsi, a vivere parallelamente. Ma non è così,  qualcosa c’è, basta arrivare a comprenderlo, quel qualcosa.

Biancaneve nel novecento di Marilù Oliva ( Solferino), è un romanzo che provoca svariate sensazioni, molti sentimenti, dai più brutti e respingenti ai più belli, d’amore e tenerezza.

Da una parte incontriamo Bianca. Sono gli anni ottanta, a Bologna. Bianca cresce in una famiglia sgangherata, l’adorato padre Giovanni, uomo poco pratico, muore presto, lasciandola con Candi, sua madre, una madre che sembra non averla mai amata, anzi. Candi ha problemi con l’alcol, lavora in una situazione precaria, in qualche modo però va avanti, e così fa Bianca, abbandonata a sé stessa in una Bologna in cui la droga, specie l’eroina, sta portando via molte giovani vite, comprese quelle di alcuni suoi amici e conoscenti. Bianca non vive nelle favole, ma ci si rifugia, inventandone di nuove, reinventando quelle esistenti, immaginandosi un mondo tutto suo, fatto di parole e disegni che solo lei sa. La matrigna ha il volto di sua madre, anche se non sempre, e lei è Biancaneve, ma forse più scaltra. Continua a leggere

Sul filo dell’acqua

Un romanzo corale in cui otto vite si rincorrono, si incociano, si perdono, si ritrovano, mese dopo mese, nell’anno che ha seguito la tremenda alluvione del quattro novembre che ha colpito Genova e i suoi abitanti, il giorno in cui un argine ha ceduto e si è portato via delle vite. Non solo di coloro che sono effettivamente rimasti travolti dalla furia dell’acqua e del fango.

A raccontare tutto questo è la scrittrice Sara Rattaro in Sul filo dell’acqua, romanzo appena pubblicato da Solferino.  Rattaro a Genova ci è nata e sa cosa significa vedere la propria città sommersa da una pioggia che sembra non finire mai, e  anche se nelle prime pagine chiarisce che si tratta di un’opera di finzione, con nomi, personaggi, luoghi ed eventi frutto della sua fantasia, chi ha vissuto una simile situazione può rivedersi in questo romanzo, in cui la commozione fa capolino più di una volta. E’ forse inutile dire che chi sta scrivendo questa recensione è genovese come Sara Rattaro.

Così incontriamo Chiara, che ha rischiato la vita sotto l’alluvione, bloccata nella sua auto in panne, Giulia che in quel momento si trovava nel negozio dei genitori salvi per un soffio, Angela che non si trovava nel capoluogo ligure e non sapeva che l’alluvione avrebbe portato via qualcosa a lei proprio come ad Anna, le cui gambe hanno ceduto di fronte a chi le stava dicendo che suo marito, tra i soccorritori, non sarebbe tornato.

Mese dopo mese, dicevamo, le quattro donne vanno avanti, o almeno ci provano. Chi rimane sopravvive, in un modo o nell’altro.

Dopo un anno Chiara si scontra con Anna nel ristorante in cui quest’ultima lavora, mentre Anna deve correre da Giulia che sta per partorire. Ma ci sono anche Andrea, che perso un amico, Marco, Enea, che ha rinunciato ad un amore che non avrebbe più potuto immaginare nella sua esistenza, e Carlo, che in questo rincorrersi di destini ha conosciuto Giulia.

 

Il cerchio finisce per chiudersi, nel ricordo mai sopito di quel quattro novembre.

L’acqua è l’elemento di questo romanzo di Sara Rattaro, l’elemento che può dare la vita, portare alla morte, o far rinascere.

Il tutto con Genova sullo sfondo, e quel suo cielo che quando si fa plumbeo può mettere molta paura, ma anche trasportare in qualcosa di inaspettato.

Sara Rattaro

Sul filo dell’acqua

Solferino

Pagine: 173

Prezzo: 16,00 euro

L’Odissea raccontata da Penelope Circe, Calipso e le altre

Un poema epico narrato da un punto di vista inedito, interessante, l’Odissea di Omero come non l’avete mai letta prima: ci ha pensato Marilù Oliva, scrittrice, saggista e docente di lettere, che ha messo nero su bianco la storia di Ulisse, o Odisseo, pubblicando con Solferino L’Odissea raccontata da Penelope Circe, Calipso e le altre.

Il libro, che si attiene all’Odissea così come l’abbiamo sempre conosciuta, è però narrata dalle donne che hanno accompagnato Odisseo nel suo viaggio di ritorno dopo la guerra di Troia a Itaca, casa sua, e alla sua amata moglie Penelope, e all’adorato figlio, oramai uomo, Telemaco. Continua a leggere