Ma i libri lo sanno

In un mondo intriso di parole e storie, Roberta Corradin ci presenta una storia avvincente che esplora la sorellanza, le famiglie che scegliamo e il potere trasformativo dei libri. In Ma i libri lo sanno ( Giunti), l’autrice ci conduce attraverso le vite di personaggi affascinanti.

Renée è una rinomata accademica francese di origini italiane, la cui vita è scandita da una routine soffocante e da colleghi maschilisti che la relegano al ruolo di segretaria, nonostante il successo delle sue pubblicazioni. Vive in una solitudine che solo i lirici alessandrini riescono a colmare, finché una mail non arriva a sconvolgere il suo mondo. Gene Petrov, brillante matematico e grande amore dei tempi di Harvard, è morto a causa di una malattia fulminea. Questa notizia inaspettata spinge Renée a recarsi a Cambridge per il funerale, dove scopre una casa immutata nel tempo, traboccante dei libri che una volta condivideva con Gene.

La versione borghese dell’amore

Svegliarsi nudi accanto alla persona amata, con solo un lembo di lenzuolo a coprirli, è il punto di partenza per Penelope e Riccardo in un dammuso pantesco vicino al mare. Lei è una pittrice, lui un giornalista, e insieme si apprestano a intraprendere una vita comune fatta di amore, arte, lavoro e famiglia.

Questo nuovo romanzo  di Margherita Marvasi intitolato La versione borghese dell’amore ( Giunti) , ci porta nelle vite di una coppia che vediamo evolversi dalla gioventù dei vent’anni  sino alla maturità, due persone che si sono amate profondamente e selvaggiamente per arrivare al matrimonio e ai figli.

L’esistenza di Riccardo e Penelope, che sente profondamente la sua storia legata a quella dell’omonimo personaggio mitologico  e a quella di Ulisse, tanto da essere per tutti “Uli”, è un mosaico di momenti di felicità e grandi difficoltà:, passioni, estati trascorse al mare, amicizie, ma anche dolori, tradimenti e perdite. L’amore che li lega è descritto come puro e capace di durare nel tempo, un sentimento che sembra sfidare le mode moderne con la sua tenacia e la sua semplicità.

Cose mai successe

Ci sono comunità che vivono e vanno avanti dietro una facciata di tranquillità e normalità, ma in realtà celano storie di misteri irrisolti e di dinamiche umane complesse. Cose mai successe, romanzo di Giulia Blasi, pubblicato da Rizzoli, esplora proprio questi temi, mettendo al centro della narrazione figure femminili forti e sfaccettate.

Il romanzo si svolge in un paesino del Friuli, con la sua chiesa, le villette, il supermercato. Nella seconda metà degli anni ’80, un gruppo di cinque amiche vive l’adolescenza tra piccole feste, prime cotte e tante insicurezze. Tutto cambia quando Luana, la più ribelle e ombrosa del gruppo, scompare misteriosamente. Le ipotesi sulla sua scomparsa si sprecano, ma nessuna riesce a far luce sulla verità. Il tempo passa, e la vita va avanti.

L’età fragile

Nelle narrazioni di cronaca nera, spesso l’attenzione è rivolta alle persone direttamente coinvolte, ma raramente si esplorano gli effetti profondi che questi eventi hanno su luoghi e comunità intere.

Donatella Di Pietrantonio, nel suo romanzo L’età fragile, pubblicato da Einaudi e vincitore del Premio Strega 2024, affronta proprio questo tema, mettendo in luce come la vergogna e il senso di colpa possano colpire chi sopravvive alle tragedie, influenzando l’identità collettiva di una comunità.

Di Pietrantonio racconta di Lucia, fisioterapista separata dal marito che, durante la pandemia, accoglie nuovamente a casa la figlia Amanda, tornata da Milano visibilmente cambiata e segnata da un qualcosa, un fatto mai realmente, mai totalmente dichiarato. Lucia vede, cerca di capire, ma non è facile, nemmeno trovare il giusto equilibrio tra interesse sincero e ficcare il naso.

Lucia deve anche confrontarsi con suo padre, un uomo burbero ma affettuoso a modo suo, che intende lasciarle in eredità un terreno ai piedi del Dente del Lupo, nel massiccio del Gran Sasso.

Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher

Un giallo ( più o meno) come recita la copertina, Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher di Alice Guerra, pubblicato da Rizzoli, è un libro incredibilmente ironico.

Ambientato a  Mestre città natale dell’autrice e influencer,  il romanzo racconta le avventure della stessa Alice, che diviene improvvisamente aspirante investigatrice ispirandosi alla sua eroina,  la celebre protagonista della serie televisiva “La Signora in Giallo”, Jessica Fletcher.

La storia inizia con la misteriosa scomparsa di Luigino, un novantenne che vive in compagnia delle sue galline. La sua bicicletta viene ritrovata abbandonata, sollevando preoccupazioni tra le “comari” del quartiere e mobilitando involontariamente Alice e il commissario siciliano Lo Cascio, che detesta il Veneto e sogna di tornare in Sicilia. Lo Cascio, impegnato in un complicato caso di droga, è un personaggio intelligente ma arrogante, che vede la sparizione di Luigino come un’inutile distrazione dai suoi compiti principali.

Dosolina, l’angelo dei bambini

Dosolina, l’Angelo dei bambini di Mara Di Noia e pubblicato da Spartaco,  cattura il lettore  immergendolo  nella Milano nebbiosa dei Navigli, dove una leggenda urbana si mescola con la realtà storica.

La protagonista, Dosolina, è una figura straordinaria, conosciuta come l’Angelo dei poupon. Durante la Seconda guerra mondiale, in un momento di grande pericolo, trova il coraggio di trasformare la sua vita, passando da giovane donna costretta alla prostituzione a eroina della resistenza.

Salvata da un’aggressione da Guglielmo, Dosolina decide di dedicarsi a una missione di salvezza, trasportando in bicicletta neonati ebrei oltre il confine per salvarli dai nazisti. Ogni pedalata è un atto di coraggio che rifonda il senso della sua esistenza, trasformando la leggenda in una testimonianza storica di grande impatto. Parallelamente, la storia contemporanea di Alain, un medico svizzero, si intreccia con quella di Dosolina.

Cambio vita, vado al sud

Vivere in una città frenetica come Milano, immersi nel lavoro e nel traffico cittadino può andare bene, o forse no. Bisogna prendere le misure, decidere cosa è meglio per noi. Andare a vivere al sud, dove la vita è più calma e probabilmente salutare, può rappresentare una soluzione, certo, ma  bisogna prendere una decisione non da poco, e come in tutte le cose, anche avere u n pizzico di fortuna.

Un cambio così radicale l’ha fatto Alessandro Brunello, noto per il suo passato come comico e autore per Zelig, Rai 2, Radio 105 e come pioniere del crowdfunding. Brunello, a quarantasei anni, decide di abbandonare la frenetica vita milanese per trasferirsi in Puglia, alla ricerca di una felicità autentica e duratura. E ci racconta tutto in Cambio vita, vado al sud – diventare terroni e vivere felici.

Il libro, pubblicato da Salani,  inizia con una riflessione sulla malinconia tipica della fine delle vacanze estive, un sentimento che l’autore confessa di non provare più dopo aver cambiato radicalmente la sua vita. La narrazione di Brunello è impregnata di ironia e introspezione, rendendo il lettore partecipe del suo percorso di riscoperta e rinascita. L’idea centrale del libro è che lo stile di vita di ciascuno di noi è una scelta personale, spesso archiviata tra i pensieri semplici che sorprendentemente riaffiorano, ma che raramente vengono seguiti fino in fondo.

Elegante da morire

Che risate nel cinico mondo pieno di lustrini della moda raccontato da Renata Molho, giornalista al suo primo romanzo. Elegante da morire ( Baldini+Castoldi).

La scena non può che aprirsi a Milano: Madame JesaisTou ( alisas Gaetana Pizzuti), nota direttrice di altrettanto famosa rivista, viene trovata morta nel bagno di un esclusivo locale, uccisa con uno stiletto.  Gli invitati alla festa scambiano la scena con il sangue che fa pendant con i capelli rossi della vittima  per una performance artistica, riflettendo il cinismo e la superficialità dell’ambiente. Solo l’addetta alle pulizie, estranea a quel mondo, capisce la verità il giorno dopo. Molho crea personaggi dai nomi evocativi come Madame Jasais Tout, Only Money, Ernesto J’Adore e Gabrielle Levent Contraire, ognuno rappresentante diverse dinamiche e ipocrisie della moda.

La quarta compagna

Nei primi del Novecento a Milano, Ada, figlia giovanissima di un ristoratore socialista, si ritrova immersa nelle lotte politiche. La sua vita è scandita dalle manifestazioni e dalla gestione della famiglia, appartenendo alla classe operaia e sognando un futuro più giusto che corregga le ingiustizie intorno a lei. Frequenta i capi del partito comunista clandestino, ma sente di non avere molto in comune con loro: istruiti, borghesi e prevalentemente maschi, la interpellano solo per conoscere la “voce del popolo”. Questa è la storia raccontata da Orsola Severini in La quarta compagna ( Fandango Libri).

Nei primi anni del regime fascista, Ada collabora alla diffusione dell’Unità a Milano e raccoglie fondi per il Partito Comunista. Tuttavia, nel 1927, la sua vita subisce un drammatico cambiamento. Viene seguita, la sua casa perquisita, il padre minacciato, e lei condotta verso un luogo sconosciuto. Imprigionata e sottoposta a indicibili torture, Ada è in balia di un potere oppressivo e violento. Dopo anni di abusi, viene interrogata dallo stesso giudice istruttore del processo contro Gramsci, che le offre uno spiraglio (forse): un modo, per quanto doloroso, per evitare un processo politico come nemica dello Stato.

Ispirato a una storia vera, La Quarta Compagna di Orsola Severini rende omaggio alle tante donne combattenti italiane che, durante il regime fascista e per tutto il secolo scorso, hanno lottato per difendere il proprio senso di giustizia, spesso a costo di perdere tutto ciò che avevano.

Un racconto che ci riporta alle radici della lotta per un mondo più giusto, sottolineando il coraggio e la determinazione di queste donne. Con una scrittura coinvolgente, Severini dipinge un quadro vivido e commovente della vita di Ada, mettendo in luce le sfide e i sacrifici di chi ha combattuto per la libertà e l’uguaglianza. Questo romanzo è un tributo potente e necessario alla memoria delle donne che hanno fatto la storia, ma che spesso sono rimaste nell’ombra.

Orsola Severini

La quarta compagna

Fandango Libri

Pagine: 171

Prezzo: 16,00 euro

Virginia Apgar – L’intuizione geniale

È interessante conoscere e immergersi nella straordinaria vita di una figura pionieristica della medicina moderna come Virginia Apgar.

Grazie al libro Virginia Apgar – L’intuizione geniale, Emilia Covini ci permette di farlo, raccontandoci una donna che ha rivoluzionato il campo dell’anestesia ostetrica con la sua invenzione dell’indice di Apgar.

Ma questo libro, pubblicato da Morellini,  è molto più di una semplice biografia: è un viaggio attraverso le passioni, le sfide e i successi di una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della medicina, una donna che ha dovuto lottare in un mondo dominato dagli uomini per ottenere il riconoscimento che meritava. Nonostante gli ostacoli e i pregiudizi dell’epoca, Apgar si è distinta non solo come anestesista ostetrica, ma anche come musicista e sportiva, dimostrando una versatilità e una passione fuori dal comune.