La casa sul Nilo

E’ un’autobiografia quella che Denise Pardo ha scritto per Neri Pozza con La casa sul Nilo.

Un periodo di tempo che va dal 1948 al 1961, che racconta la sua famiglia, una famiglia benestante di ebrei serfaditi, di un Egitto abitato da inglesi, francesi, russi, arabi e italiani, punto di incontro colmo di stimoli.

Un mondo che oggi non c’è più. La famiglia protagonista di questa storia è arrivata al Cairo con le vicissitudini dell’Europa dei primi anni del ‘900, e l’autrice racconta di un’infanzia stimolante, all’insegna di feste, caffè, salotti e conversazioni. Un ambiente che Pardo descrive con minuzia di particolari, in maniera precisa, portando il lettore dentro l’atmosfera da lei e dalla sua famiglia, mamma, papà, nonna e due sorelle, vissuta. Un mondo che sembrava non poter finire, ma non è stato così. Con l’arrivo al potere di Nasser e quindi delle regole della convivenza pacifica delle culture, il cambiamento è arrivato eccome. Continua a leggere

Casa Trelawney

Gli anni passano, e diventano secoli n cui tutto cambia. Così è successo a Trelawney Castle, dimora dell’omonima famiglia. Per ottocento anni il castello è stato il più sontuoso della contea della Cornovaglia: una stanza per ogni giorno dell’anni, undici scaloni, e sei km di corridoio. La famiglia vi ha sempre vissuto, generazione dopo generazione, passando da fasti e feste sino ai primi anni 2000, quando la situazione è drasticamente cambiata.

Casa Trelawney, pubblicato in Italia da Neri Pozza, è il nuovo romanzo di Hannah Rothschild.

Gli ultimi otto dei ventiquattro Conti Trelawney si sono distinti per dissolutezza e inettitudine finanziaria, mentre due guerre mondiali, il crollo di Wall Street e le tasse ereditarie hanno finito col dissipare il patrimonio della famiglia.

Così arriva il 2008 con la sua terribile crisi. Crisi che Blaze Trelawney, che ha lasciato la grande casa per andare a Londra a fare fortuna nella finanza, aveva predetto, nonostante in molti non le avessero creduto. Continua a leggere

La famiglia del piano di sopra

E’ passato molto tempo da quando i coniugi Lamb, Martina e Henry, sono stati trovati morti in cucina, insieme ad un terzo uomo mai identificato.

Si è sempre pensato ad un suicidio collettivo,. La situazione, tuttavia, non è mai stata chiara, anche perché i due figli dei Lamb, maschio e femmina, non sono mai stati trovati, non si sa che fine abbiano fatto. L’unica persona viva, all’interno della casa, era una bambina, una neonata, trovata nella sua culla, in perfetta salute. Accanto a lei, una zampa di coniglio Continua a leggere

Le conseguenze

Fine anni sessanta, America, Connecticut: inizia qui Le conseguenze di Richard Russo ( Neri Pozza), in un college, il Minerva, simile alle università della West Coast dove ha luogo la rivolta studentesca.

Nei dormitori dell’Università i ragazzi girano con pantaloni a zampa d’elefante, i capelli lunghi, le ragazze non portano il reggiseno, fumano tutti erba e fanno uso di altre sostanze stupefacenti.

Al Minerva si sono conosciuti Lincoln Moser, Teddy Novak e Mickey Girardi: il primo dicembre 1969 i tre sono davanti alle immagini in bianco e nero di un televisore e assistono alla prima lotteria nazionale di reclutamento dei soldati scelti per andare in Vietnam.

Gli amici sanno che potrebbero essere chiamati: il loro destino potrebbe essere morire in guerra. Oppure disertare rischiando il carcere. Oppure scappare in Canada. Lincoln, Teddy e Mickey sono molto diversi tra loro, per storia familiare ed estrazione sociale: Lincoln, nato in Arizona da famiglia benestante è anche bellissimo, Teddy, minuto e poco atletico,  ha due genitori insegnanti, con i piedi per terra, Mickey ama la musica, ed è grande e grosso. Sono diversi, eppure così uniti. E con loro c’è Jacy, la ragazza di cui in realtà tutti e tre sono innamorati nemmeno troppo segretamente. Continua a leggere

Le conseguenze

Fine anni sessanta, America, Connecticut: inizia qui Le conseguenze di Richard Russo ( Neri Pozza), in un college, il Minerva, simile alle università della West Coast dove ha luogo la rivolta studentesca.

Nei dormitori dell’Università i ragazzi girano con pantaloni a zampa d’elefante, i capelli lunghi, le ragazze non portano il reggiseno, fumano tutti erba e fanno uso di altre sostanze stupefacenti.

Al Minerva si sono conosciuti Lincoln Moser, Teddy Novak e Mickey Girardi: il primo dicembre 1969 i tre sono davanti alle immagini in bianco e nero di un televisore e assistono alla prima lotteria nazionale di reclutamento dei soldati scelti per andare in Vietnam.

Gli amici sanno che potrebbero essere chiamati: il loro destino potrebbe essere morire in guerra. Oppure disertare rischiando il carcere. Oppure scappare in Canada. Lincoln, Teddy e Mickey sono molto diversi tra loro, per storia familiare ed estrazione sociale: Lincoln, nato in Arizona da famiglia benestante è anche bellissimo, Teddy, minuto e poco atletico,  ha due genitori insegnanti, con i piedi per terra, Mickey ama la musica, ed è grande e grosso. Sono diversi, eppure così uniti. E con loro c’è Jacy, la ragazza di cui in realtà tutti e tre sono innamorati nemmeno troppo segretamente. Continua a leggere

Qualcuno ti guarda

C’è sempre qualcuno che osserva la vita degli altri. Chi per noia, chi per invidia, chi ne fa una malattia, sino ad un punto di non ritorno. Succede poi che in alcune cittadine le cose prendano una piega più complessa, in quei quartieri residenziali di belle case dove guardare da una finestra prende un significato del tutto particolare.

In Qualcuno ti guarda, romanzo della scrittrice Lisa Jewell ( Neri Pozza), sono tanti i personaggi che osservano, e si osservano a vicenda.

Siamo a Bristol, dove vive Tom Fitzwilliam, uomo interessante, magnetico, in gamba, sembra sempre avere la soluzione, e mette a disposizione le sue capacità da anni per le scuole da risanare.

Per questo motivo lui, sua moglie e il figlio adolescente si spostano spesso di città in città. E ora si trovano a Bristol, dove lui  è preside dell’Istituto Melville. Continua a leggere

I miei giorni nel Caucaso

Nel 1954 Banine ( pseudonimo di Umm-El-Banine Assadoulaeff (Baku, 1905 – Parigi, 1992), autrice di origini azere,  pubblicò la sua autobiografia intitolata I miei giorni nel Caucaso, ottenendo un grande successo.

Oggi questo libro, tra storia e ironia,  è pubblicato in Italia da Neri Pozza. Il memoir racconta la famiglia di Banine, la sua immensa ricchezza scomparsa nel tempo, cominciata con il bisnonno dell’autrice, che si chiamava Assadullah, ovvero “amato da Allah”. Un nome profetico: l’uomo infatti era nato contadino, e  morì milionario grazie al petrolio zampillato dal suo campo pieno di sassi tra i quali le sue pecore pascolavano.

Quella di Banine era certamente una famiglia unica, composta da personaggi carismatici, intriganti. A Baku, dove Banine nacque nel 1905, la popolazione era per lo più composta da azeri e armeni: questi ultimi sterminavano gli azeri per vendicarsi di passati massacri. Continua a leggere

Il Party

Un gioiellino questo libro di Elizabeth Day pubblicato in Italia da Neri Pozza e intitolato Il Party. Un romanzo che si basa su giochi psicologici, su invidia e amore, sulla voglia di comunicare che si mescola alla necessità di rimanere in silenzio.

Martin Gilmour è un ragazzino senza padre, morto prima della sua nascita. Sua madre non è stata in grado di dargli affetto, tutt’altro, ma Martin è un ragazzino intelligente, introverso, ma sveglio. Un giorno vince una borsa di studio grazie alla quale, nonostante i pochissimi mezzi economici di cui dispone, riesce ad entrare a Burtonbury, un collegio maschile inglese per figli di diplomatici che prepara i giovani per essere ammessi nelle migliori università del mondo.

Quando arriva Martin avverte immediatamente la differenza tra lui e gli altri studenti, tutti vestiti bene, tutto belli e impegnati con lo sport e con le ragazze, e loro avvertono il suo essere, tanto da bullizzarlo alla prima occasione,  compreso Jarvis, un ragazzo rosso di capelli, giocatore di rugby, un vero bullo. A salvare Martin però ci pensa Ben Fitzmaurice, coetaneo di buona famiglia, carismatico, amato e venerato da tutti i compagni di College. Martin e Ben diventano presto amici, nonostante le differenze. Ben prende sotto la sua ala il giovane amico, gli cambia la vita, lo fa sentire uno di loro, e lo presenta alla sua famiglia, lo porta in vacanza con i genitori e la sorella di poco più grande. Continua a leggere

Un matrimonio americano

Quanto è difficile il matrimonio? Quanto è complicato crescere insieme in un percorso? Molto, comunque vadano le cose. Se poi la giustizia sbaglia tutto diventa ancor più complesso. In Un matrimonio americano di Tayari Jones ( Neri Pozza) nel matrimonio ci sono Roy e Celestial, neri di Atlanta. Si incontrano grazie all’amico comune Andre, si amano, si sposano. Dopo poco più di  un anno, convinti di avere tutta la vita davanti a loro, i due hanno già attraversato alcuni problemi: Celeste vuole fare carriera, le bambole che crea sono vere e proprie opere d’arte e sta avendo molto successo, mentre a Roy piace piacere alle donne, anche se non farebbe mai del male alla moglie: vuole solo sentirsi ancora piacente, gli piace flirtare senza seguito, cosa non facile da spiegare alla persona che vive al tuo fianco. Ma i problemi si possono risolvere con la volontà, almeno sino a quando una donna non ti accusa di averla stuprata. Continua a leggere

I consigli del libraio: a marzo c’è Lorenzo Scano della Libreria Metropolitan, Cagliari

Si chiama Lorenzo Scano, ha 24 anni, vive a Cagliari ed è un autore di romanzi noir. Ha esordito con una raccolta di racconti intitolata “Hinterland” (Amicolibro, 2014) e nel 2016, per la Watson, ha pubblicato il primo romanzo, “Stagione di sangue”, con la prefazione di Gianluca Morozzi. Qualche mese fa è riuscito a tradurre lasua passione per i libri in un lavoro, aprendo una libreria specializzata in gialli.
Naturalmente si è beccato più volte del “pazzo” per questa scelta imprenditoriale, ma è sempre stato convinto del fatto che la vita sia troppo corta per non occuparci appieno delle cose che amiamo. Ha deciso di chiamare la libreria “Metropolitan” perché nel noir, che predilige, la grande città cattiva, metafora di perdizione sia fisica che dell’anima,  è uno dei topoi più ricorrenti, persino nei titoli: pensiamo, per esempio, a “Giungla d’asfalto” di William Riley Burnett, “La città nuda” di William P. McGivern o “Grande città violenta” di Ed McBain. 
 
I tre libri consigliati da Lorenzo:

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