La vita è un po’ come il mare, si affronta imparando a stare a galla.

Il nuovo romanzo di Fabio Genovesi, Il mare dove non si tocca, edito Mondadori, racchiude una trama al contempo divertente, emozionante, commovente. La storia si basa sulla vita dell’autore, che ammette di essersi sentito domandare più volte come mai non abbia pensato di metterla su carta da tempo; la risposta è che  probabilmente non era il momento giusto, le storie trovano il loro posto nel momento in cui devono trovarlo, senza spinte. Continua a leggere

La vita senza Sara Amat.

Il libro di cui parliamo oggi racchiude tra le pagine una storia d’amore dolce, adolescenziale, che fa tenerezza: il suo autore è il catalano Pep Puig , apprezzato autore vincitore di numerosi premi letterari, il titolo è La vita senza Sara Amat ( Marsilio).

Pep Puig potrebbe aver vissuto realmente questa storia in prima persona, sembra quasi averla sognata e poi sepolta nella memoria più lontana, ad ogni modo, nel prologo dedica questo racconto al figlio Nil.

La vita senza Sara Amat narra di un’estate a Ullastrell, paesino nell’entroterra catalano dove il giovane Pep passava le sue vacanze in attesa del nuovo anno scolastico, a casa della nonna, oramai vedova.

Nella stessa località viveva Sara, tredici anni e una promessa d’amore racchiusa nel nome, che sentiva il peso  di un’esistenza provinciale,  e che da questo voleva scappare a tutti i costi. E lo fece, nel modo effettivamente più facile: si nascose. Continua a leggere

New York e la corruzione.

Si sa, ne parlano tutti e ne abbiamo scritto anche qui su Letti a letto: Don Winslow è uno dei più grandi e autori di polizieschi in circolazione. Americano, ex investigatore privato e consulente di studi legali, ci ha abituati con la sua scrittura rapida e cruda al racconto dei cartelli della droga messicani, delle azioni della polizia per cercare di stanarli, del crimine e della malavita.

Dopo tanti romanzi come Il potere del cane (2009)  e Il cartello( 2015), è tornato con una storia che porta il lettore dall’altra parte della barricata, quella della giustizia. O meglio: presunta giustizia. Corruzione ( The force, questo il titolo originale) è uscito in Italia sempre per Einaudi Stile Libero Big, e racconta New York, la città dove accade tutto, e tutto per Danny Malone è Manhattan North, dove lui è il Re indiscusso della Special Force, meglio conosciuta come Da Force,un’ unità formata da uomini che si considerano fratelli e si conoscono alla perfezione che lavorano  sulle strade di Harlem, che conoscono tutti e tutto, che sanno dei movimenti di scambio della droga e che delle regole se ne fregano. Continua a leggere

Il mio nemico mortale.

Quest’estate la Casa editrice Fazi ha riportato in libreria uno splendido libro intitolato Il mio nemico mortale, scritto da quella che è stata una  grande giornalista e scrittrice americana: Willa Cather. Nata in Virginia nel 1873 e deceduta nel 1947 a New York, l’autrice è stata Premio Pulitzer nel 1923 con il romanzo One of ours; poco conosciuta in Italia, per fortuna dei lettori non è stata dimenticata dagli editori, e così ecco Il mio nemico mortale, pubblicato per la prima volta nel 1926,un volume che non raggiunge le cento pagine, a dimostrare che per dar vita ad un capolavoro della letteratura non è necessario scrivere romanzi di centinaia e centinaia di fogli.

A raccontare  di Myra Driscoll, ereditiera che da ragazza aveva deciso di rinunciare alla fortuna finanziaria in favore del grande amore, è Nellie Birdseye. Quando le due donne si incontrano la giovane Nellie rimane subito colpita dal fascino di Myra. Continua a leggere

Bisogna conoscere il proprio passato per poter affrontare il presente.

Quello che siamo deriva dalle nostre esperienze, dal nostro passato, anche quando non lo ricordiamo, anche se lo abbiamo rimosso o qualcuno ha fatto di tutto perché questo avvenisse.

Il romanzo scritto da Marina Visentin intitolato La donna nella pioggia pubblicato da Piemme è un thriller psicologico che si basa su tutto questo: sul retaggio, su ciò che ci si porta dentro, sulla propria identità che talvolta può apparire poco chiara anche a se stessi. La confusione assale quando meno ci si aspetta che possa farlo, quando la vita quotidiana appare ordinata e priva di sorprese. Continua a leggere

I consigli del libraio. A settembre ci sono Carmelo e Carla, di Libri e Bar Pallotta, Roma.

In piazza Ponte Milvio, centro della movida romana, davanti al ponte su cui si
svolse la battaglia tra Costantino e Massenzio e più di recente quella dei lucchetti, lì c’è Libri e Bar Pallotta. E’ qui che Carmelo e Carla, amici prima che colleghi, scelgono i libri, i cataloghi, le iniziative, gli autori da ospitare
portandoli  a “Libri a Mollo”, manifestazione da loro creata e che offre la possibilità di bere un cocktail sentendo parlare di un libro.

Per loro ogni libro è nuovo se non lo si è già letto, nessuna data di scadenza è determinata dal continuo avvicendarsi di titoli, uscite, novità, cercando ogni giorno di creare un’oasi di serenità. Qui, in pieno clima Malvaldiano, gruppi di vecchietti parlano di sport e acciacchi tra i libri per niente intimoriti anzi convivendo tranquillamente con i lettori che tra un caffè e un cappuccino scelgono e sfogliano i libri.

I tre libri consigliati da Carla e Carmelo:  Continua a leggere

Avere, respingere e cercare nuovamente la religione secondo Ken Follett.

Ken Follett, l’autore della famosa trilogia de I pilastri della terra, Mondo senza fine e La colonna di fuoco ha pubblicato un breve libro ( uscito per EDB,  tradotto da Alessandro Zaccuri  e contente anche il testo in lingua originale), in cui narra la sua giovinezza e in particolare del suo rapporto con la fede: Cattiva fede.

La famiglia dello scrittore nato a Cardiff nel 1949, in cui il padre e il fratello hanno sposato due ragazze cugine tra loro per dar vita ad un nucleo ristretto e solido, apparteneva ad una congregazione protestante particolarmente severa, in cui le parole “mondano” e “piacere” erano bandite: non si ascoltava musica se non religiosa e  non c’era la televisione perché avrebbe distratto dalle sacre scritture da sapere a memoria al fine di non fare scena muta dinnanzi ad una qualsiasi domanda al riguardo che poteva capitare in ogni momento. Continua a leggere

Radical Chic.

Ogni tanto mi piace raccontarvi dei classici della letteratura, e oggi anche di un modo di dire: vi  siete mai chiesti da dove arrivi il termine Radical chic? Per chi non lo sapesse, questa espressione è nata dall’omonimo libro scritto da Tom Wolfe nel 1970, e sta ad indicare gli snob, la borghesia che segue le mode per esibizionismo e non perché ci creda, la società che ostenta idee politiche e sociali appartenenti alla sinistra radicale, e quindi idealmente opposte al suo ceto.

Quello scritto da Tom Wolfe è un quadro dissacrante di questo spaccato di società che in quegli anni, gli anni ’70, esibiva beneficenza e prendeva le parti delle minoranze sostenendo la loro causa perchè, appunto, andava di moda fare così. Continua a leggere

L’America, la Guerra civile e un collegio femminile. L’inganno di Thomas Cullinan.

Già oggetto di adattamento cinematografico nel 1971 con la regia di Don Siegel e l’interpretazione di Clint Eastwood, The Beguiled ( L’ingannato ) è un romanzo datato 1966 dell’autore americano Thomas Cullinan ( 1919 – 1995 ). Il libro è stato da poco nuovamente pubblicato ed esce oggi in Italia per DeA Planeta con la traduzione di Elena e Letizia Sacchini; tra pochi giorni poi, esattamente il 21 settembre, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il remake diretto da Sofia Coppola e interpretato da Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Elle Fanning e Colin Farrell.

La trama de L’inganno, questo il titolo italiano, è avvincente, affascinante, fatta ovviamente di imbrogli ma anche di illusioni, di storie e sentimenti a cui si vuole credere, anche se non ci si riesce mai fino in fondo.

Teatro è quello della Guerra Civile americana: Cullinan porta il suo lettore in Virginia, nel collegio femminile di Miss Martha Farnsworth, dove vivono appena cinque allieve, alcune con padri e fratelli in guerra, le cui famiglie hanno pensato fosse più sicuro per loro stare in quell’edificio lontano dalle strade, quasi immerso nel bosco, e continuare gli studi grazie a Miss Martha e sua sorella Harriet.

In un turbinio di voci, tra capitoli raccontati ogni volta in prima persona da una delle donne del Collegio, il romanzo prende forma: la prima a presentarsi al lettore è Amelia. Durante una passeggiata nel bosco, che forse non avrebbe dovuto fare, troppo pericolosa, e la rigida e sempre composta Miss Martha Farnsworth non sarà contenta, si mette a cercar funghi e invece trova un soldato, riverso sulle foglie. Il sangue dell’uomo colora il terreno, sembra morto. Invece no. Amelia si accorge che è vivo e decide di aiutarlo portandolo alla scuola. Continua a leggere