Chiaroscuri, ombre e luci del Seicento di Agostino Buonamici, detto il Tassi.

Ci sono gesta eroiche e gesta erotiche.  Un personaggio che si è distinto per queste ultime fu Agostino Buonamici detto il  Tassi, pittore vissuto nel ‘600 di origini pisane, raccontato dal giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco in La notte tu mi fai impazzire, libro edito Skira.

Tassi era attratto dalle donne in maniera ossessiva, e di tutto faceva pur di arrivare alle sue prede, utilizzando inganni e violenza, se necessario.  Questa biografia racconta dell’arte e del mondo barocco, con la sensualità della carne, i chiaroscuri dei dipinti e delle anime di personaggi che hanno fatto storia lasciando impronta attraverso i loro lavori, e le proprie gesta, per l’appunto.

Il Tassi era artista noto a Roma, capitale artistica dell’epoca, e nel 1611 venne incaricato di decorare il Casino delle Muse, non da solo, ma insieme ad Orazio Gentileschi, il padre di Artemisia, pittrice di talento, alta sinuosa, e dalle forme prorompenti.

Quella del Tassi era una Roma dal Clero corrotto, e lui aveva alte conoscenze, alle quali unì la propria  furbizia per fare ciò che voleva  uscendo pulito da ogni misfatto.

Agostino fu un  vizioso, aveva  una moglie di nome Maria  e voleva la giovane cognata Costanza, e quando seppe dell’esistenza di Artemisia Gentileschi  non si diede pace finché non fu sua.

Ma un anno più tardi il padre della fanciulla lo accusò di stupro. Il processo in poco tempo diede di che parlare a molti, ma a farne le spese fu, incredibilmente, la giovane Gentileschi.  Se già prima ” se ne faceva diceria”, al termine del processo, dopo aver atteso invano  un matrimonio riparatore,  la sua reputazione fu l’unica a subire danni. Mentre suo padre Orazio e  Agostino Buonamici detto il Tassi tornarono amici.

A proposito, Susanna e i vecchioni –(…), luogo comune vuole che nella raffigurazione della casta Susanna- sorpresa nuda al bagno e umiliata dalla calunnia di due vecchi che vorrebbero invece ricattarla e godere di lei-ci sia l’esplicita denuncia della violenza subita da Artemisia Gentileschi . Ma come scritto da Buttafuoco, il dipinto è datato 1610, perciò un anno prima dell’aggressione del Tassi. Non una denuncia quindi, ma un tremendo presagio.

Quello di Pietrangelo Buttafuoco è uno stile lirico che dipinge un ritratto del tempo con le sue luci abbaglianti e le sue ombre nere, che racconta le nefandezze di un uomo che si aggira tra vicoli fetidi e violenti, il suo sguardo che non ha paura di nulla, la sua capacità di non guardare in faccia nessuno per prendersi le donne che vuole, in grado di negare l’evidenza all’occorrenza.

La lussuria lo rende sfrontato. Alcun pentimento, solo brama.

Pietrangelo Buttafuoco

La notte tu mi fai impazzire. Gesta erotiche di Agostino Tassi, pittore.

Skira

Pagine: 112

Prezzo: 13,00 euro