Una sconosciuta

Su chi ricadono le nostre colpe? Quello che facciamo, le nostre decisioni, quanto incidono sulle vite altrui? Esiste una seconda possibilità? Forse sì. Se dimentichi tutto quello che hai fatto.

Carmen, la protagonista di Una sconosciuta di Lucia Tilde Ingrosso ( Baldini+Castoldi) è una donna che ha da poco passato la quarantina, ha una figlia adolescente e un  maschio più piccolo, è sposata con Gianluca, professione idraulico.  Per svagarsi segue settimanalmente lezioni di danza del ventre.

Una sera, mentre sta andando ad una di questi incontri, ha un incidente con la sua auto, esce di strada, finisce in coma. Ma Carmen non era sola: con lei, nell’auto, il giovane Nader, che perde la vita.

Quando Carmen si riprende il suo corpo sembra funzionare perfettamente, ma dalla sua mente tutti i ricordi sono stati cancellati: non sa di avere una famiglia, non sa che ha sempre fatto l’insegnante,  di vivere in una cittadina di provincia, nulla. Nemmeno di aver avuto una serie di amanti, di aver cercato il sesso fuori dal suo matrimonio, un’unione forse stanca, poco soddisfacente con un uomo ordinario, prevedibile, ma sempre affettuoso, una figura rassicurante.

Poco a poco la memoria inizia a tornare, complici anche le sedute di terapia cui Carmen si sottopone. Tutto quello che ha fatto, tutti gli uomini con cui ha avuto relazioni, tutto questo le sembra distante da lei, non si ritrova più nella donna che era, non le piace, è quasi allibita dai suoi precedenti comportamenti. Ma i segnali ci sono tutti, e la conferma arriva dalla sua migliore amica che a differenza di lei non ha avuto figli, ma ha una fantastica carriera, esattamente come suo marito, e vive nella metropoli sempre animata, Milano.

Ma perché Carmen era con Nasser, ragazzo di un banco del mercato cittadino? Era una sua preda anche lui? Carmen è sicura di no, e un po’ lo è anche Vanni Campisi, Maresciallo dei Carabinieri che non solo indaga sull’incidente per la stranezza della dinamica, per  i mancati segni di una frenata sull’asfalto, ma anche perché tanti anni prima, da ragazzi, lui e Carmen si erano conosciuti.

Quello che sembra un romanzo basato sugli errori, sulle proprie scelte che inevitabilmente hanno un peso anche sulla vita di altre persone, diventa improvvisamente un giallo. Ok, Carmen non era proprio una moglie e madre modello, ma qualcuno ha manomesso i freni della sua auto perché la voleva morta. Chi?

Essere sopravvissuta le darà nuova occasione per rimediare ai suoi errori, e per capire chi deve far parte della sua nuova vita e chi invece no?

Un’ottima scrittura , quella di Ingrosso, che permette alla trama di tenere un ritmo calzante intrigando il lettore, sino ad una conclusione non scontata.

Lucia Tilde Ingrosso

Una sconosciuta

Baldini+Castoldi

Pagine: 280

Prezzo: 17,00 euro