Ci sono piccoli centri in cui sembra che la vita non scorra mai, in cui nulla di interessante accade, in cui solo apparentemente si vive in tranquillità, perché molto spesso invece proprio in questi centri le persone non sanno come trovare svaghi, rischiando di dare svolte negative alla propria vita. Tra le foreste svedesi ci sono luoghi così, uno si chiama Gullspang, ed è raccontato da chi ci è nata, la scrittrice Lina Bengtsdotter, che qui ha ambientato il suo giallo intitolato Annabelle ( DeA Planeta).
Annabelle, appena diciassettenne, una sera svanisce nel nulla.
Nessuno sa dove sa andata, molti temono che sia accaduto il peggio. Il padre la cerca disperato mentre la madre non è più in grado di muoversi da casa, preda del terrore e del senso di colpa verso una figlia verso la quale è stata forse troppo protettiva senza comprenderla mai veramente. Annabelle non è una ragazza semplice, come tanti adolescenti commette qualche idiozia, e già una volta aveva passato la notte fuori senza avvisare i genitori. Ma questa volta non sembra una bravata, e nemmeno un allontanamento volontario. I giri frequentati da Annabelle, ragazza intelligente, in gamba e curiosa, non sono certo dei migliori, i suoi compagni di scuola usano ritrovarsi in un palazzo abbandonato per far festa, ubriacarsi, drogarsi. Il timore è che qualcuno le abbia fatto qualcosa. Non resta che chiamare Stoccolma e affidarsi alla Polizia Criminale. Così in città arriva Charline Lager, che Gullspang la conosce bene: infatti ci è nata e cresciuta, senza un padre e con una madre alcolista e inaffidabile. Charline se ne è andata tanti anni prima cercando una vita migliore, con il desiderio e la volontà di essere diversa da sua madre, anche se si sa, non è sempre scontato, non è sempre così semplice. Quando Lager arriva trova tutto come un tempo, l’unica speranza è che non la riconosca nessuno: le casette a schiera, le acque gelide e infinite del lago, l’emporio abbandonato, è ancora tutto lì.
Charlne, Charlie, come viene chiamata, deve fare i conti con un caso difficile e con il proprio passato. E per poter reggere a tutto questo sceglie, ancora una volta, come sua madre, gli alcolici come via di fuga. Sapendo di sbagliare, conscia che il suo comportamento le porterà ulteriori problemi
Le scoperte sull’oscuro passato della sua stessa famiglia e della vita di Annabelle sono, pagina dopo pagina, sconvolgenti. Sino ad un finale inaspettato.
Lina Bengtsdotter
Annabelle
DeA Planeta
Pagine: 362
Prezzo: 17,00 euro