E’ tornata la Commissaria Lobosco, meglio nota come Lolita. Il personaggio della scrittrice barese Gabriella Genisi torna con un nuovo caso nel romanzo I quattro cantoni ( Sonzogno): il palcoscenico è come sempre quello barese, siamo vicini a Natale, o meglio al giorno di San Nicola, la città si sta quindi preparando a festeggiare.
Lolita ha una relazione con Giancarlo Caruso, e mentre lui non risparmia parole e gesti d’amore, Lolita è trattenuta, ancora ferita dalle esperienze del passato. I due però stanno passando molto tempo nell’abitazione che lui ha preso a Polignano, davanti al mare, con il suono delle onde che concilia il sonno. Sonno che ben presto Lolita perde, a causa di un omicidio, avvenuto proprio a pochi km di distanza, a Torre a Mare. Un uomo è stato trovato morto, appeso a testa in giù, seviziato, sembra lentamente, dolorosamente. Raccogliendo le testimonianze degli abitanti del paese, Lobosco e i suoi collaboratori, Forte e Caruso, arrivano a sospettare che ad ammazzare l’uomo, tale De Carne, un fotografo piuttosto noto in zona, siano stati due rom, padre e figlio. Inizia così una gogna mediatica, per cui tutta la città, aiutata da alcuni politici, inizia a puntare il dito contro gli zingari, quelli che vivono nei campi nomadi, che rubano, danno fuoco a tutto e ora ammazzano pure. La situazione si fa difficile, e Lolita, scossa da ciò che sta scoprendo portando avanti le indagini, si indigna per la superficialità delle persone, per la capacità di prendersela con qualcuno solo perché diverso da noi. Quando i due sospettati scoprono di avere la polizia alle calcagna cercano la fuga, ma trovano la morte andando a schiantarsi con l’auto contro un muro. Continua a leggere