I messaggi in bottiglia possono impiegare molto tempo prima di farsi trovare. E proprio come un messaggio in bottiglia alcuni libri vanno ripresi e letti a distanza di tempo.
Il messaggio nella bottiglia, romanzo di Jussi Adler- Olsen è uno di questi, non solo per via del titolo. Pubblicato per la prima volta nel 2013 da Marsilio, questo lungo e intricato quanto affascinante giallo racconta una storia terribile, perpetrata nel tempo. Come sempre il passato delle persone torna a galla, quello che viviamo da bambini lo portiamo sempre con noi, con ciò che diventeremo.
Dalla contea danese di Orcadi sino alla Danimarca, dunque, dopo tanti anni riaffiora una bottiglia: rovinata dal tempo, dal sole, dal freddo, dalla salsedine, questa bottiglia contiene un messaggio importante che trova spazio sulla scrivania dell’ispettore Carl Morck, capo della Sezione Q per i casi irrisolti. E tutto d’un tratto, quelle poche lettere sbiadite prendono forma in una frase agghiacciante, una richiesta d’aiuto.
Con l’aiuto di Assad e di Rose, Carl si mette sulle tracce di quel messaggio che ben presto rivela i suoi autori, due ragazzini imprigionati da chissà chi, chissà dove. Chi erano quei due giovani? Perché nessuno aveva denunciato la loro scomparsa? Sono ancora vivi?
Il romanzo di Adler- Olsen prende così una piega inquietante, in cui le storie di una donna imprigionata in un matrimonio disperato e di un uomo, un rapitore che agisce senza remora alcuna, con lucidità e ingegno si incrociano e si intrecciano sino a rivelare rapporti con sette religiose in cui l’importante è non svelare mai i propri, presunti, peccati, perché tacere è meglio di subire il giudizio della comunità, dove il pericolo che la fede generi odio è concreto.
Il messaggio nella bottiglia è un thriller incalzante, dai ritmi folli, un incastro tra presente e passato che non lascia scampo.
Jussi Adler – Olsen
Il messaggio nella bottiglia
Traduzione di Maria Valerie D’Avino
Marsilio
Pagine: 357
Prezzo: 18,50 euro