Con il romanzo di Ottavia Niccoli Morte al filatoio ( Vallecchi) ci troviamo a Bologna, nel 1592.
E’ novembre, ed è un periodo storico complicato, tra guerre, epidemie e carestie.
Qui Don Tomaso, che dirige l’ospizio di San Biagio, cerca di aiutare chi non ha più nulla, offrendo vitto e alloggio per quanto può.
Una mattina Don Tomaso va in tribunale per denunciare una rissa tra i suoi ospiti, e mentre è lì assiste alla denuncia di Violante, una donna che ha trovato un foglio affisso sulla porta di casa sua che la accusa di aver ucciso suo marito. Il notaio che prende in carica la denuncia chiede a Don Tomaso di chiedere informazioni sull’accaduto al parroco della donna, un uomo che fa parte di una categoria di preti che il sacerdote non apprezza. Continua a leggere