Lungo la linea che divide Norvegia e Russia, sulla costa del mare di Barents, ci sono due mondi.
Due mondi che si osservano, e in mezzo a loro il Pasvik, il fiume che percorre la tundra, vasti paesaggi che un tempo appartenevano solo al popolo sami.
Qui, tra gli altri, anche il pastore Piera Kyro, protagonista del romanzo di Olivier Truc I cani del Pasvik ( Marsilio), spera di poter portare un giorno le renne al pascolo, dalla Lapponia dove è cresciuto, esattamente come hanno sempre fatto i suoi antenati quando ancora non c’era frontiera.
E un giorno tutto questo sembra diventare realtà, quando il suo branco si spinge in territorio russo, rendendo necessario l’intervento della polizia delle renne per scongiurare un incidente diplomatico che porterebbe a gravi conseguenza. Quello che per Piera era un sogno rischia di diventare un incubo.
È stata colpa dei cani? O c’è qualcuno a cui conviene alimentare la tensione? All’improvviso, le renne di Piera sembrano destare l’interesse di troppe persone, da un lato e dall’altro del valico.
Trafficanti e investitori privi di scrupoli, politici con e senza ideali, forse anche un uomo misteriosamente scomparso da tempo: sono in molti a voler cambiare le regole di un accordo che ad alcuni offre e ad altri toglie risorse.
L’indagine dell’ispettore Klemet Nango riaprirà vecchie ferite che per anni hanno lacerato regioni logorate da una lunga serie di guerre, dove linee di confine arbitrarie hanno separato le popolazioni indigene, privandole della loro terra.
Olivier Truc
I cani del Pasvik
Traduzione di Silvia Manzo
Marsilio
Pagine: 400
Prezzo: 19,00 euro