Vanni Cascione è il José Mourinho di Torre Annunziata. Anzi, adesso potrebbe essere il Pep Guardiola di Torre Annunziata. Dieci anni dopo Atletico Minaccia Football Club, ritroviamo l’allenatore nato dalla penna di Marco Marsullo in Provaci ancora, Mister Cascione ( Feltrinelli) , tra un esonero e l’altro, con più pancia, meno capelli e la convinzione di essere un artista incompreso.
Vanni Cascione, re degli esoneri e campione di testardaggine, è quel tipo di allenatore che non sa dire “basta”, nemmeno quando il mondo intero gli urla di smettere. In casa, tra la moglie stufa marcia del calcio e la figlia Chiara, che non lo lascia passare liscia, ha già le sue belle gatte da pelare. E sul campo, dopo stagioni di silenzio e niente proposte, finalmente squilla il telefono: la Guardia Rovente Calcio lo vuole in panchina. Vanni è pronto, carica la sua vecchia valigia e si mette in viaggio verso un paesino sonnacchioso in Calabria, convinto che con le sue tattiche, la sua idea del Cascione-Taca, e come scoprirà, i soldi del “Grande Capo” Guerino Rovente, tornerà a far parlare di sé. Solo un dettaglio lo coglie alla sprovvista una volta arrivato: la squadra è femminile. Una squadra femminile di Serie B. E lui? Parte con tutti i pregiudizi del mondo, convinto che il calcio sia solo roba da uomini.