Nel cuore del lago d’Iseo, l’imponente profilo di Montisola emerge come un guardiano silenzioso, testimone di vite sospese tra il passato e il presente. Pietro Rota, giornalista in crisi, torna nell’isola che aveva abbandonato dodici anni prima, in aiuto del padre Nevio, accusato di aver ucciso Emilio Ercoli, l’uomo più ricco dell’isola. Non è il ritorno che aveva immaginato: il peso dei fallimenti professionali e il ritorno in un luogo che racchiude memorie scomode si intrecciano all’angoscia per la possibile colpevolezza di Nevio, con cui i rapporti sono tutt’altro che semplici.
Con il romanzo pubblicato da Giunti e intitolato La montagna nel lago, Jacopo De Michelis costruisce un giallo dai toni cupi e avvolgenti. Pietro non è solo: al suo fianco, tra antiche ruggini e affetti ritrovati, c’è Cristian, il vigile urbano con cui formava, insieme a Betta, un terzetto inseparabile. E proprio come ai tempi dell’infanzia, Pietro e Cristian si ritrovano di nuovo, questa volta per scagionare Nevio e svelare il volto oscuro di Ercoli, dietro la maschera di benefattore.