Immagina di essere così vecchio da diventare l’unica persona al mondo con la tua età, tanto che la tua stessa esistenza diventa un problema per l’umanità. È questa la realtà surreale di Enrico, protagonista di Verso l’abisso fischiettando, il nuovo romanzo di Marco Presta, edito da Einaudi.
Enrico ha centotrentatre anni, un record che lo rende non solo l’uomo più vecchio del mondo, ma anche il più odiato. La sua longevità ha trasformato la sua vita da un traguardo eccezionale a una minaccia che destabilizza le convinzioni morali, religiose e scientifiche delle persone.
Ogni giorno, una folla inferocita si raduna sotto casa sua per protestare, chiedendosi perché lui continui a vivere mentre tutti gli altri, inevitabilmente, muoiono. Questa situazione paradossale, in cui la sua esistenza diventa una colpa, rivela quanto la società fatichi ad accettare ciò che non riesce a spiegare o controllare.