Alcune madri trasmettono geni, abitudini, paure. Altre, come Costanza, tramandano ossessioni, ferite, sogni spezzati. In Le Sibille (Solferino), Vincenza Alfano racconta il legame tra Costanza e sua figlia Emma, una relazione fatta di simbiosi e distanza, di amore e condanna.

Costanza vuole scrivere, ma è costretta a farlo in segreto, nelle ore rubate alla sua esistenza di moglie e madre. Emma la osserva, la ama, la detesta. Poi un giorno Costanza si lancia dal balcone e tutto si ferma: non muore, ma resta sospesa tra la vita e la morte. E in questo limbo Emma si ritrova a cercare risposte.
Le trova in un libro che la madre le aveva regalato anni prima: Una donna di Sibilla Aleramo. Un’altra storia di una donna che voleva scrivere, un’altra vita segnata da un amore che diventa gabbia, da un figlio che si allontana, da una società che condanna chi non si conforma.